Il mago lodigiano degli effetti speciali

Esperto di effetti speciali, vive a Londra e ha partecipato alla realizzazione del secondo episodio della saga ispirata al supereroe della Marvel

Il “maghetto” lodigiano della computer grafica ha lasciato la sua firma anche su Thor-The dark world, il fortunato sequel incentrato sulle gesta del supereroe della Marvel. Dopo aver collaborato ad altre grandi produzioni come Madagascar 2, Iron Man, Kung Fu Panda, Pirati Dei Caraibi 4, Harry Potter 7, 007. Skyfall, Batman - Il cavaliere oscuro, I miserabili, The World’s End e Rush, Antonio Meazzini, 34enne “digital compositor” in forza alla Double Negative di Londra, ha infatti lavorato nello staff dell’ultimo kolossal di Alan Taylor, distribuito in 2D e 3D.

Antonio Meazzini

«Tecnicamente mi occupo di integrare elementi generati al computer nel girato reale in modo da rendere il tutto fotorealistico, o di estrarre attori ed elementi dal green screen, uno sfondo verde utilizzato nelle riprese sul set, e inserirli in un ambiente generato in computer grafica anche in questo caso facendo sembrare il tutto fotorealistico - racconta il lodigiano Meazzini -. Per quanto riguarda Thor 2, ho lavorato principalmente sulla sequenza finale ambientata all’università di Greenwhich a Londra (una scena altamente spettacolare con un duello che manda in frantumi una parte della cittadella universitaria, ndr). Solo alcune scene sono state infatti girate realmente a Greenwhich: il resto è una ricostruzione computerizzata. Inoltre mi sono occupato di vari effetti speciali durante la battaglia tra Thor e Malekith».

Il risultato, oltre che agli appassionati del genere, è piaciuto anche allo stesso Meazzini, da due anni di stanza a Londra. «La Marvel ha spesso cambiato idea sulla storia e su molti aspetti del film e per questo ci sono state un po’ di difficoltà. Spesso alcune sequenze venivano completamente cambiate rendendo così vano il lavoro di interi giorni. In ogni caso sono molto contento di aver partecipato a un progetto del genere, soprattutto perché si tratta di un film molto intenso dal punto di vista degli effetti speciali e quindi decisamente ambìto dagli artisti digitali. Penso che alla fine sia uscito un buon lavoro, risultato confermato anche dal fatto che il film è una delle prime dieci opere selezionate per concorrere al prossimo premio Oscar per i migliori effetti speciali. Dubito comunque che riuscirà a portare a casa la statuetta, visto che in lista ci sono film come The Hobbit, ma è comunque un buon traguardo».

Dopo aver iniziato la sua carriera in California con varie produzioni hollywoodiane, Meazzini si è trasferito in Inghilterra, la nuova “Mecca” degli effetti speciali. «Negli ultimi anni il governo inglese sta portando avanti una politica di agevolazioni fiscali per il cinema, che ha attirato le più grandi produzioni, tra le quali appunto anche Thor 2. Inoltre, di recente, è stato annunciato che il prossimo Guerre Stellari 7 verrà interamente girato a Londra. Lavorare per questo progetto sarebbe un sogno, ma per ora ho pochissime possibilità». Il materiale comunque non mancherà nel 2014: «Oltre a Guerre Stellari, ad aziende londinesi sono stati commissionati gli effetti speciali di Hercules, Godzilla, Jupiter Ascending, Transcendence, Interstellar e Maleficent. Al momento pare che lavorerò nella squadra di Interstellar di Christopher Nolan ». Ma quali saranno in futuro le nuove «frontiere» degli effetti visivi? « Si sta parlando di aumentare il numero di fotogrammi al secondo, da 24 a 48, come è successo nel film The Hobbit, e sicuramente si andrà verso una risoluzione più alta, ovvero da 2k (l’attuale HD) a 4k. Difficile fare invece previsioni a lungo termine: alcuni pensano addirittura che tra qualche anno gli attori in carne e ossa verranno sostituiti interamente da quelli digitali, ma personalmente non credo che succederà mai».

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