Il dramma delle foibe e la voce degli esuli. Incontro pubblico mercoledì 15 febbraio alle ore 17 nella sede della Provincia di Lodi. La testimonianza di un esule, tra paura e sofferenza

La prefettura organizza un momento di riflessione sul “Giorno del Ricordo”

Gianantonio Gloder, 86 anni fra pochi giorni, oggi abita a Melegnano. Fino al 1943 ha vissuto con la propria famiglia a San Pietro del Carso, sul confine orientale. Poi, dopo l’armistizio, cominciarono i problemi per la comunità degli italiani, che rappresentava circa la metà dei 3000 abitanti del paese (i restanti erano sloveni). Spariscono il sindaco e il farmacista e il maresciallo dei carabinieri viene ucciso in servizio. Poche settimane dopo, e siamo nell’ottobre del 1943, la famiglia di Gloder decide di abbandonare San Pietro del Carso e trova riparo a Vicenza. Di lì a poco altre famiglie italiane lasciarono il paese, alcune delle quali aiutate proprio dai genitori di Gloder.

La storia della famiglia Gloder è simile a quella di molte altre che a più ondate, dal 1943 alla metà degli anni Cinquanta, lasciarono il confine orientale spaventate da quanto stava avvenendo e dalla minaccia della Jugoslavia comunista.

Gianantonio Gloder sarà protagonista mercoledì 15 febbraio della cerimonia organizzata dalla prefettura di Lodi per il Giorno del Ricordo, nel quale si fa memoria del dramma delle foibe e della sofferenza degli esuli. Per la prima volta la prefettura organizza un momento ufficiale di questa portata, con l’intento di onorare la memoria e approfondire con rigore storico una pagina estremamente complessa della coda della Seconda guerra mondiale.

L’appuntamento (aperto al pubblico) è alle ore 17 presso la sala dei Comuni della Provincia di Lodi, in via Fanfulla.

L’apertura del pomeriggio di storia e testimonianza sarà affidata a Fabrizio Santantonio, presidente della Provincia di Lodi. A seguire l’intervento del sindaco di Lodi, Andrea Furegato. Poi la relazione di Enrico Roccatagliata, prefetto di Lodi, che per circa trent’anni ha vissuto a Trieste e dunque ben conosce il territorio del confine orientale e la sua storia. Spazio quindi alla testimonianza Gianantonio Gloder, che converserà con il direttore de «il Cittadino» Lorenzo Rinaldi. A chiusura dell’incontro l’intervento del professor Marco Cuzzi, docente di Storia contemporanea presso l’Università Statale di Milano. L’appuntamento del prossimo 15 febbraio segue quello del 27 gennaio, organizzato sempre dalla prefettura di Lodi in occasione della Giornata della Memoria.

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