Il Demetrio all’Incoronata, le magiche note del Natale

Nel ricordo del compianto Antonio Premoli, l’ensemble ha emozionato nel concerto tenuto nel suggestivo tempio civico di Lodi

Un assaggio di musica classica e brani della tradizione natalizia ad animare, come sempre, la sera della vigilia di Natale. Con l’aggiunta, sentita e commossa, di un omaggio a una persona speciale, che purtroppo non c’è più. Anche quest’anno, il tempio dell’Incoronata ha ospitato l’atteso concerto organizzato dal Comune di Lodi con la collaborazione della Fondazione Banca Popolare di Lodi, dell’associazione “Poesia, La Vita”, del Lions Club Lodi Europea, de «il Cittadino e con il patrocinio dell’Accademia delle Arti Gerundia.

L’evento è iniziato presto, intorno alle ore 20.30, per consentire al pubblico di partecipare alla Santa Messa in cattedrale: ma questo non ha scoraggiato i lodigiani, che hanno riempito l’Incoronata. Tutti infatti ormai conoscono l’incredibilesuggestione che un simile concerto, in una cornice così prestigiosa, può regalare a chi vi assiste: nonostante il freddo, la penombra quasi mistica dell’Incoronata, le luci calde che ne illuminano la cupola affrescata, le decorazioni dorate sono già uno spettacolo di per sé.

A esse si è aggiunta l’abilità della formazione di musicisti Il Demetrio, che ha scelto un repertorio tra i più classici, apprezzabile anche da un pubblico composto da profani. L’ensemble di archi era composto dal trio di violinisti formato da Ayako Mastunaga, Claudia Monti e Giambattista Pianezzola, dalla viola di Mauro Righini, il violoncello di Daniele Bogni, il contrabbasso di Roberto Panetta. Ad essi si sono aggiunti il clavicembalo di Simonetta Heger, il flauto traverso di Gabriele Formenti e la tiorba di Ugo Nastrucci.

A sinistra il sindaco Sara Casanova

A sovraintendere il tutto Maurizio Schiavo, violinista e direttore, mentre Cecilia Bernini, mezzosoprano, era la voce che ha intonato i canti tradizionali. Il concerto, infatti, è stato suddiviso in due parti distinte: all’inizio, un’infornata di brani classici, da Vivaldi a Bach, quindi un “secondo tempo” di canti natalizi, dal celebre Tu scendi dalle stelle di Alfonso De Liguori, a Angels we have heard on high o In dulci Jubilo. Il suono scintillante del clavicembalo ha così dialogato per un’ora con l’intenso incedere degli archi, talvolta più roboanti, talvolta più delicati, mentre il flauto si è sovrapposto in un canto solitario e soave nel BWV 1067 di Bach.

Il concerto ha riempito di musica l’attesa per la nascita di Gesù Cristo nella notte di Natale, ma ha rappresentato anche un sincero ed elegante saluto alla figura di Antonio Premoli. Anima dell’associazione Poesia, La Vita insieme alla moglie Laura De Matté, Premoli ci ha lasciato poco prima delle feste: per questo gli organizzatori hanno deciso di dedicare a lui la serata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA