Il Covid a Codogno: «L’11 settembre del Lodigiano»

L’incontro del ciclo web “Riflessioni in Comune” dedicato alla bufera coronavirus: «Un grazie doveroso va al “Cittadino” che ha raccontato quei mesi con grande professionalità»

«Il 21 febbraio è stato il nostro 11 settembre, la data di svolta tra un prima e un dopo. Il volume vuole essere anche un tributo ai lodigiani che hanno risposto con una dignità e una compostezza che non mi aspettavo. Un grazie doveroso va al “Cittadino” che ha raccontato quei mesi con grande professionalità». Così nell’incontro di giovedì sera del ciclo “Riflessioni in Comune” Emiliano Fabbri, autore del libro “La Storia del Coronavirus a Lodi” (Typimedia Editore), un diario in presa diretta di quanto accaduto nel territorio tra il 21 febbraio 2020, giorno in cui il “Cittadino” svelò al mondo la presenza del “paziente 1” all’ospedale di Codogno, fino alla visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a inizio giugno. Un incontro toccante, moderato dal vicesindaco di Lodi Lorenzo Maggi, in cui hanno portato la loro testimonianza diversi personaggi che hanno vissuto nel territorio i giorni più complicati della pandemia: l’ex prefetto di Lodi Marcello Cardona, l’ex questore Giovanni Di Teodoro, l’ex direttore generale dell’Asst di Lodi Massimo Lombardo, il direttore del “Cittadino” Lorenzo Rinaldi e il sindaco di Codogno Francesco Passerini.

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