Il blues è di casa a Lodi:

600 presenze alle Vigne

per la due giorni in note

Più di trecento spettatori a sera, almeno metà dei quali provenienti da fuori provincia, e una “prova di maturità” superata a pieni voti. La quinta edizione del Lodi Blues Festival, organizzata dal comune in collaborazione con Groove Company, va agli archivi con un meritato successo, ottenuto grazie alla presenza sul palco di «stelle» di fama internazionale e uno zoccolo duro di appassionati che hanno ormai eletto la rassegna delle Vigne ad appuntamento irrinunciabile. Prima Maurizio “Gnola” Glielmo, Jimmy Ragazzon, Fabio Treves e i Nine Below Zero, ospiti della serata di venerdì, e poi Daniele Tenca, Roy Rogers e Paolo Bonfanti, guest star di sabato, hanno infuocato il teatro di via Cavour grazie anche a numerose jam-session e inedite collaborazioni artistiche che hanno reso il tutto ancora più speciale e divertente. «Quest’anno ci siamo dovuti scontrare con un gigante televisivo come il Festival di Sanremo - dice l’assessore comunale alla cultura, Andrea Ferrari -, ma alla fine abbiamo vinto la scommessa. Quando abbiamo iniziato a contattare i musicista non erano ancora state ipotizzate le date della rassegna sanremese: una volta saputo che coincidevano con le nostre abbiamo comunque deciso di andare avanti per la nostra strada. La scelta è stata premiata: come dice il nostro amico Fabio Treves (l’ospite a sorpresa della serata di venerdì, ndr) il blues non è un genere di nicchia, ma è la musica più bella del mondo». Oltre che “musica fonte”, quella che ha dato origine a tanti altri stili: e non è un caso che uno dei momenti più caldi della prima serata sia stata l’incursione degli inglesi Nine Below Zero nel territorio rock con una incandescente versione di Hey Joe di Jimi Hendrix. «Mi ha sorpreso la capacità degli artisti di coinvolgere il pubblico - continua Ferrari - e il fatto che ormai al nostro festival arrivi gente da tutta la Lombardia». Per l’edizione 2012 si annunciano intanto alcune novità: «Vorremmo coinvolgere anche alcuni locali della città per organizzare alcuni appuntamenti musicali prima del festival e jam-session acustiche dopo i concerti».

Più di trecento spettatori a sera per la quinta edizioni del Lodi Blues festival grazie soprattutto alla presenza di stelle di fama internazionale

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