I Velvet sul palco della Festa del Pd:

a Lodi l’ex “boy band” di Sanremo

Saranno i Velvet, band romana, i primi “special guest ”della festa del Pd lodigiano. Oggi, a partire dalle 22, si esibiranno sul palco dei giovani democratici (ingresso gratuito). E a Lodi porteranno i loro più celebri successi, contenuti nel greatest hits Le cose cambiano, prodotto nell’estate del 2010, in occasione dei primi dieci anni di carriera della band. Nati formalmente nel 2000, ma divenuti famosi nel 2001 grazie al tormentone estivo Boy band, dove si inneggiava con ironia allo stress di essere il componente di una “boy band” appunto, i Velvet si sono subito distinti per lo stile, cominciando da lì a collezionare riconoscimenti discografici e di pubblico. Era l’anno in cui nel panorama musicale internazionale a spopolare erano le band di giovanotti belli e aitanti, dalle ugole fresche e dall’agilità di ballerini e i Velvet, assolutamente estranei a questo panorama internazionale, muovono i primi passi della loro carriera. Nell’anno successivo al loro esordio i quattro musicisti romani producono un nuovo disco Cose comuni, che consoliderà il successo che la band aveva ottenuto col primo album. Il disco, rimasto per diverse settimane ai vertici delle classifiche di vendita italiane, contiene un singolo molto apprezzato da critica e pubblico, Una settimana, un giorno, cover di una canzone di Edoardo Bennato. Da qui una strada lunga, fatta di un’importante partecipazione al Festival di Sanremo nel 2005 con il brano Volevo dirti molte cose. E come tradizione vuole, nonostante l’eliminazione quasi immediata dalla gara canora, il disco 10 motivi, firmato dai Velvet uscito subito dopo il Festival, fa il pieno di vendite e colleziona un buonissimo successo radiofonico. Dopo la terza partecipazione al Festival della canzone italiana nel 2007 (la prima fu nel 2001), a fianco delle Vibrazioni col brano Tutto da rifare, i Velvet scelgono marcatamente la via dell’impegno sociale, da portare avanti attraverso la propria professione. Nell’autunno del 2008 esce infatti Nella lista delle cattive abitudini. Quinta fatica discografica della band romana, prodotta in collaborazione con Casasonica, la casa discografica creata dai Subsonica, contiene il brano Se non parli mai utilizzato nello stesso anno come colonna sonora di Quello che non so di me, campagna informativa sull’endometriosi, promossa dal Ministero della Salute. Un rock pulito, fatto di chitarre graffianti, ma mai cattive e da una voce, quella di Pierluigi Ferrantini, che accompagna alla perfezione i suoni degli altri tre componenti, verrà proposto dalla band anche a Lodi. Ed è proprio lo stile sobrio, fatto di pochi eccessi, che li ha resi apprezzabili da critica e pubblico, nonostante le poche, pochissime ribalte televisive solcate dalla band romana.

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