«I miei giardini nelle strade di Lodi»: Diluca e l’arte che parla con i luoghi

L’INTERVISTA L’artista racconta la sua mostra che resterà aperta fino al 24 aprile

Francesco Diluca, milanese classe 1979, si racconta tra gli antichi volumi della Biblioteca dei Filippini, gioiello secentesco raramente aperto al pubblico. Al centro della sala, la sua scultura “Memento” è una delle circa 150 disseminate per Lodi nel percorso curato da Angela Madesani, tra il Museo Paolo Gorini, la chiesa di Santa Chiara Nuova, il Teatro alle Vigne e la chiesa dell’Angelo. «L’ho concepita - esordisce presentando la rassegna promossa dall’amministrazione comunale, aperta fino al 24 aprile e già vista da oltre 2200 visitatori - per creare, dialogando con cinque spazi di Lodi, alcuni abitualmente inaccessibili, i “Giardini” del titolo».

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