Gué Pequeno “scuote” la Pergola

Il cantante, diventato famoso come voce del gruppo

dei Club Dogo, è in giro per l’Italia per un “summer tour” come dj e sabato ha fatto tappa a Lodi

Alcune centinaia di ragazzi e ragazze l’avevano aspettato per tutta la serata, e quando è finalmente entrato nella discoteca di San Martino, intorno a mezzanotte, ad accoglierlo c’è stato un unico grande boato. È stato il celebre cantante hip-hop Gué Pequeno ad animare il sabato notte del Pergola Dream Village, dove avrebbe dovuto salire in console solo per un dj set, ma non ha resistito a prendere in mano il microfono e a cantare qualcuno dei suoi cavalli di battaglia. «Siete pronti a far crollare questo posto?» ha urlato al pubblico, e poi subito a rappare nell’entusiasmo generale di giovani e giovanissimi che hanno assalito il palco del locale ballando e filmando il proprio idolo col telefonino.

Il cantante milanese, diventato famoso come voce del gruppo hip-hop Club

Dogo, sta girando l’Italia per un “summer tour” come dj, e sabato sera ha fatto tappa a Lodi. Ad accompagnarlo è venuto anche l’amico rapper Jake la Furia, dei Club Dogo, che però si è tenuto in disparte. La stella della serata è stato quindi Gué, che ha incarnato appieno lo stile del rapper: occhiali da sole nella notte, medaglione d’oro e maglietta leopardata davanti un pubblico eccitato ed euforico.

Un divo che, a dispetto delle apparenze e dei modi da duro, rimane un bravo ragazzo, educato e professionale mentre nel backstage in attesa di esibirsi beve la sua bottiglietta d’acqua frizzante. Un “bravo ragazzo”, come titola il suo ultimo album solista uscito meno di un mese fa che ha scalato la vetta delle classifiche italiane. Gué Pequeno, tra Club Dogo e album solisti, è sulla cresta dell’onda ormai da un decennio: con i suoi 33 anni, aveva il doppio dell’età media dei fan presenti in sala sabato sera, ma degli adolescenti ha mantenuto la vitalità e la voglia di divertirsi. Questo ha cantato sul palco, mentre il suo collega dj Jay-K era alle prese con le basi, immerso tra le luci e la ressa di gente e fotografi accorsi per l’evento. Qualche ragazzina più giovane aveva persino gli occhi lucidi mentre i genitori la portavano a casa troppo presto, e li implorava «Ancora cinque minuti»; qualcun altro, invece, ha tentato di tutto per convincere i buttafuori e cercare di avvicinarsi il più possibile al proprio idolo, magari strappargli una foto o un autografo. Chi si è conquistato uno scatto con Gué, invece, sono stati quelli che avevano prenotato il tavolo privato, che comprendeva nel prezzo anche un bagno nella piscina del Village, per una serata in pieno stile rapper americano.

Federico Gaudenzi

© RIPRODUZIONE RISERVATA