Guareschi e Girardi nel weekend di “RisuonArte”

Doppio appuntamento a ingresso libero con RisuonArte, la rassegna di musica e cultura che questo week end propone al pubblico lodigiano due diversi incontri, dedicati ad altrettanti modi di vivere L’eco dei luoghi. Il primo, oggi (sabato) alle 18, vedrà Marina Girardi ospite della libreria Sempreliberi di via Gaffurio a Lodi, che ha promosso la rassegna insieme all’associazione Musicarte. Fumettista e cantastorie, Girardi racconterà con l’aiuto di immagini e musica il suo viaggio in bicicletta da Bologna fino a Pescara, ripercorso anche nelle tavole del fumetto A tutta discesa, edito da Comma22. Il secondo appuntamento della rassegna è in programma domani (domenica) alle 17 al Museo Ettore Archinti, ideale destinatario di un omaggio in musica, parole e immagini intitolato Non muoio neanche se mi ammazzano. I testi sono tratti dal Diario clandestino di Giovannino Guareschi, che proprio come Archinti conobbe in prima persona la drammatica realtà del lager. Per Guareschi si trattava di Sandbostel, il campo di concentramento dove scrisse le pagine di questo Diario pieno di umorismo e malinconia, che lui stesso era solito leggere ai compagni di prigionia. Poi, dopo la liberazione, «Guareschi riuscì a portare a casa i suoi magri quadernetti e a farli pubblicare da Rizzoli nel 1949» scriveva qualche anno fa Laura Pietrantoni, alla cui memoria è dedicata la rassegna. «Con la pubblicazione dei suoi scritti dal lager - prosegue la nota della musicologa lodigiana - volle in qualche modo dare voce a essi, strappandoli dal colpevole dimenticatoio in cui finirono, sia durante la prigionia che una volta tornati a casa». La copertina del Diario, che raffigura un soldato italiano con le fattezze dell’autore, è stata disegnata dallo stesso Guareschi e sarà in mostra al Museo Archinti insieme alle vignette di Giuseppe Novello (in foto), suo compagno di prigionia. I brani verranno letti invece da Ferruccio Filipazzi, insieme a una poesia di Roberto Rebora. Ai testi si alterneranno le musiche composte da Arturo Coppola e altri canti della deportazione, interpretati da un quartetto composto da Riccardo Ristori (voce), Maurizio Piantelli (chitarra e percussioni), Walter Pandini (sax) e Luca Consolandi (fisarmonica).

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