Fotografia etica, il festival a Lodi

Un Festival della città e per la città. Basta qualche numero per capire la portata della quarta edizione del Festival della fotografia etica, la rassegna creata e organizzata dal Gruppo Progetto Immagine che si terrà a Lodi da giovedì 17 a domenica 20: due mostre in anteprima mondiale nel contesto di una dozzina di retrospettive che offrono un’ampia panoramica sull’approfondimento tra etica, comunicazione e fotografia; ben quindici location cittadine coinvolte, 3 incontri serali con autori e fotografi e altrettante presentazioni di libri.

Per 4 giorni dunque Lodi tornerà a essere «la capitale della fotografia», come ha sottolineato il sindaco Simone Uggetti durante la conferenza stampa. «Nelle passate edizioni c’era la graditissima sensazione di vivere in una città europea», ha proseguito Uggetti elogiando poi il grande lavoro svolto dai soci di Progetto Immagine. La parte espositiva della rassegna sarà divisa in 5 sezioni. Lo “Spazio approfondimento” ospiterà due mostre in anteprima mondiale: Fever - The awakening of European Fascism di Paolo Marchetti (ex chiesa dell’Angelo in via Fanfulla, visita guidata con l’autore domenica 20 alle ore 11) che raccoglie scatti «sul sentimento primordiale che sta caratterizzando sempre più i nostri tempi: la rabbia» e The violation of Eden del sudafricano Brent Stirton, fotografo del National Geographic (ex chiesa San Cristoforo in via Fanfulla, inaugurazione con l’autore sabato 19 alle ore 11.30) che si confronta con un tema ampio e complesso, un grande affresco sull’Africa, i suoi animali e i suoi problemi. La sezione presenterà anche Amazonas del danese Mads Nissen (sede della Provincia di Lodi, domenica 20 alle ore 17). Ci sarà poi uno spazio tematico dedicato alla malattia mentale (mostre di Robin Hammond e Carlo Gianferro), un ampio settore sulle Ong, uno incentrato sullo Sguardo italiano sul mondo (Pierpaolo Mittica, Gianluca Panella, Mauro Prandelli) e infine uno spazio dedicato ai due fotografi vincitori del prestigioso World Report Award, Fabio Bucciarelli e di Liz Hingley.

Quest’anno parte delle mostre del Festival sarà a pagamento: con 5 euro sarà possibile acquistare un braccialetto di plastica che permetterà l’accesso in ogni luogo durante i 4 giorni (biglietterie in piazza Broletto e Confartigianato in via Marescalca). Per quanto riguarda gli incontri serali, da non perdere quello con Grazia Neri, fondatrice dell’omonima agenzia (venerdì 18, ore 21, Teatro alle Vigne) e quello per celebrare i 125 anni del National Geographic (sabato 19, ore 21, Teatro alle Vigne). «Abbiamo coinvolto la città in modo attivo - spiegano Alberto Prina e Aldo Mendichi di Progetto Immagine -. Il Festival, organizzato da soli volontari, non segue un’unica tematica: è diviso in spazi perché l’etica non è un concetto assoluto». La rassegna è costata 32mila euro, 20mila in meno rispetto al 2012. «La cultura batte la crisi - aggiunge Simonetta Pozzoli, assessore alla cultura -. Questo è un Festival unico in Italia, nato grazie alla grande passione dei soci di Progetto Immagine».

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