FOTO ETICA La crisi climatica in Mozambico e il futuro (nero) che ci aspetta

La mostra “Africa blues” di Edoardo Delille e Giulia Piermartiri inaugurata nel chiostro dell’ospedale Vecchio

Dove oggi c’è un garage, a Maputo in un futuro non troppo lontano ci sarà il mare aperto. Al posto di un salone di bellezza si troverà una vasta area completamente desertificata, mentre nel verde giardino di una casa gironzoleranno allegramente cammelli. Non sono le previsioni azzardate di qualche distopico romanzo fantascientifico ma quello che, secondo proiezioni Onu, succederà tra qualche anno in questa parte di Mozambico, Paese africano sulle coste dell’oceano indiano che è la perfetta cartina di tornasole dei cambiamenti climatici che stanno investendo il pianeta. Se ne sono accorti anche i fotografi Edoardo Delille e Giulia Piermartiri che, utilizzando strumentazioni all’avanguardia, sono riusciti a sovrapporre immagini scattate in un presente reale con cartoline di un possibile domani altrettanto veritiero. Una frizione tra mondo che viviamo e mondo che verrà dal titolo “Africa Blues”, mostra supportata da WeWorld onlus presentata sabato alla prima giornata del festival della Fotografia etica all’ospedale Vecchio di via Bassi che ospita lo “spazio No-Profi”.

Il lavoro di Delille e Piermartiri è un racconto del presente e del futuro del Mozambico, ritenuta la vittima “perfetta” del riscaldamento globale, visto che negli ultimi 40 anni qui ci sono stati 14 cicloni tropicali, 25 alluvioni, un grave terremoto e oltre 23 epidemie. L’innalzamento del livello del mare e il taglio delle foreste di mangrovie hanno portato l’acqua salata a entrare sempre più nell’entroterra, salinizzando le falde acquifere causando danni all’agricoltura e desertificando i campi, che non assorbono più l’acqua piovana che in occasione di alluvioni provoca centinaia di morti.

Questa la storia che raccontano le fotografie che mostrano i peggiori effetti della crisi climatica sul paese africano, come la desertificazione, la risalita del cuneo salino, l’erosione costiera, i frequenti incendi, la perdita di vegetazione, raccolti e biodiversità, proiettati sui volti e sulle case degli abitanti che oggi vivono nella provincia di Maputo. Un resoconto che ci mostra l’attualità dell’emergenza climatica: al futuro dobbiamo affiancare il presente. In Mozambico sta accadendo ora, ma presto ci riguarderà tutti.

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