FOTO ETICA Il “soffio europeo” sul festival di Lodi

L’intervento di Prina all’Unitre

La dimensione globale del festival della Fotografia etica. Dalla prima mostra, quattordici anni fa, il fondatore del festival Alberto Prina ora guarda più in là, puntando ad aprire nuovi orizzonti in Europa. Annunciando l’arrivo di due delegazioni provenienti dalle città gemellate Costanza in Germania e Fontainebleau in Francia, appositamente per visitare il festival, Prina in un intervento all’Unitre questo martedì mattina ha anticipato l’intenzione di esportare Lodi nelle città europee.
Vantando ben trecento dei fotografi più quotati al mondo che esporranno i loro scatti in città fino al 29 ottobre, il gruppo fotografico Progetto immagine, che dà vita al festival dal 2010, ha tutte le carte in regola per ampliare i suoi orizzonti: «Quest’anno abbiamo pensato a dar vita anche al progetto Arles, che apre le porte dell’arte per la strada proprio come si fa nella capitale della fotografia nel mondo, ad Arles, nel sud della Francia» ha spiegato Prina lanciando una sfida ai soci Unitre, per scovare le opere fotografiche che hanno trovato casa sui muri di Lodi.

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