“Fichi”, risate doc a Lodi

Ormai, a Lodi, loro due ci sono affezionati. La presenza del pubblico lodigiano, poi, dimostra sempre che le battute coinvolgenti dei Fichi d’India sono un modo per passare una serata all’insegna della comicità più spensierata.

L’auditorium della Bpl, venerdì sera, non ha fatto il pienone come per gli scorsi appuntamenti lodigiani con il celebre duo comico, ma il pubblico non ha risparmiato gli applausi per lo spettacolo Attori per Caso dei Fichi d’India.

«Uno show che avete gustato in anteprima, visto che è ancora in fase di studio, e da qui lo porteremo nei teatri di tutta Italia» ha detto Bruno Arena, che con il suo compare di una vita, Max Cavallari, è stato chiamato sul palco della Bpl nell’ambito della stagione di eventi organizzata da Altamarea Produzioni.

Il bello dello spettacolo è stata proprio la freschezza dell’improvvisazione, che caratterizza la simpatia spontanea dei due comici. Nemmeno la scenografia a disturbare il botta e risposta dei due, nemmeno un costume, ma solo qualche parrucca: il palcoscenico è diventato così uno spazio vuoto da riempire a piacere con battute urlate e simpatici spezzoni pubblicitari inventati che hanno rapito il pubblico. Una macchina per scrivere con lettere in bergamasco, un po’ di prese in giro e un diretto coinvolgimento del pubblico in questo mondo fatto di allegria e immaginazione, in cui sul palco una scrivania può diventare facilmente una carovana del vecchio West a stelle e strisce.

La trama principale dello spettacolo è infatti quella di un film western paradossale scritto dai due protagonisti, che i comici interpretano davanti al possibile regista. «È un western all’italiana, si fa così» si giustifica Max davanti allo sconvolto regista, che si vede mischiare la classica diligenza, con tanto di anziana passeggera e improbabili indiani pellerosa, a un uomo inseguito dagli zombie, che arriva a bussare alla porta della “bambina”, personaggio ormai storico per chi segue da sempre il duo comico.

Dopodiché alieni e donne delle pulizie, principesse e cavalieri: in tutte queste scene immaginarie, i due comici si sono fatti aiutare dagli «attori per caso». Scelti a caso tra il pubblico, alcuni lodigiani sono saliti sul palco per prestare il fianco alle battute dei Fichi d’India, dimostrando ancor più la centralità dell’improvvisazione nel loro stile comico spesso demenziale. Un canovaccio variegato è così diventato uno spettacolo frizzante, che ha perso in intensità soltanto quando i due comici, con occhio di bue e leggio, hanno raccontato una fiaba infarcita di battute, e rallentato un poco il ritmo della serata.

Il finale, comunque, è tornato vivace e gli applausi del pubblico hanno fatto capire che questa anteprima di «Attori per caso» merita delle repliche: lo spettacolo è stato infatti un successo, tanto che i due Fichi d’India, dopo lo show, sono scesi dal palco e sono stati letteralmente sommersi dal pubblico in cerca di un autografo o una fotografia.

Federico Gaudenzi

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