Festival foto, un altro fine settimana

Dopo il successo dello scorso fine settimana, il Festival della Fotografia etica riapre i battenti con tre nuovi appuntamenti e la possibilità di visitare tutte le mostre in programma. «Ci aspettiamo di nuovo una buona affluenza di pubblico - fa sapere Alberto Prina del Gruppo fotografico Progetto Immagine che organizza la manifestazione -. Sul nostro sito internet abbiamo registrato ancora numerosi accessi, segno che il Festival continua a riscuotere una certa attenzione». Fino a domenica sarà possibile visitare le 14 mostre in calendario: prima bisognerà però munirsi dell’ormai famoso “braccialetto arancione”, il biglietto per accedere agli spazi espositivi (costo 5 euro) acquistabile alla biglietteria di piazza Broletto e in quella allestita nella sede di Confartigianato in via della Marescalca.

Il Festival si “estende” in diversi luoghi, abbracciando da quest’anno anche spazi in periferia come il Museo Ettore Archinti (Caliber 3 di Gianluca Panella) e la sede di Confartigianato in via Marescalca (Fukushima No-Go-Zone, di Pierpaolo Mittica). Le mostre più importanti si trovano nel cuore della città. Da non perdere il trittico in via Fanfulla. Due le anteprime mondiali: l’ex chiesa di San Cristoforo ospita The violation of Eden del sudafricano Brent Stirton, un grande affresco sull’Africa, sui suoi problemi e sulla becera uccisione degli animali; nello spazio espositivo della ex chiesa dell’Angelo sono invece presenti le immagini che compongono Fever, la mostra di Paolo Marchetti che racconta di rabbia e derive violente di una politica di estrema destra. Infine, la sede della Provincia di Lodi, ospita Amazonas del danese Mads Nielsen, splendida mostra dedicata all’Amazzonia. Emblematiche anche le immagini che fanno parte dello Spazio tematico: Trieste, storie a parte di Carlo Gianferro (convivio artistico Delemene in via San Giacomo) e Condemned - Salute mentale nei paesi africani in crisi (sede Gruppo Progetto Immagine in via Vistarini) di Robin Hammond, fotografo vincitore del prestigioso premio Eugene Sith e autore di una delle mostre più toccanti del Festival. Diversi gli appuntamenti anche nello Spazio Ong (chiusa solo Work for hope che lo scorso week end era stata allestita in una tenda palestinese in piazza della Vittoria), mentre al Collegio San Francesco sarà possibile ammirare le immagini dei due lavori vincitori del World Report Award, Battle to death di Fabio Bucciarelli e The Jonas family di Liz Hingley.

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