Evoré: il nostro nuovo album per guardare sempre avanti

“Play” segna il ritorno del duo formato da Andrea Cappelletti e Davide Cipolla

Nel titolo hanno sintetizzato tutta la loro identità artistica, di musicisti che gli strumenti li suonano per davvero, altro che musiche loop o nate da programmi software. Si intitola “Play” (“Suonare”, appunto) il nuovo album degli Evoré, il duo strumentale formato da Andrea Cappelletti (batterista compositore di Senna Lodigiana) e Davide Cipolla (tastierista compositore di San Fiorano): sei tracce musicali per un totale di venticinque minuti di musica, pubblicate con la storica etichetta discografica Top Records di Milano e già disponibili sugli store digitali.

«Siamo molto contenti, questo nuovo lavoro conferma una volta di più che bisogna guardare avanti, che la musica non deve fermarsi – sottolineano i due musicisti -. Certo: per chi fa musica sono tempi ancora durissimi. Ma determinazione, impegno e passione non devono venire mai meno, anche quando la strada è in salita». Qualità che agli Evorè in quest’ultimo anno non sono mancate, nonostante la pandemia sia calata come una mannaia sull’attività del gruppo. «Nel febbraio 2020, dieci giorni prima che si scoprisse il “paziente 1” a Codogno e scoppiasse il caos qui a casa nostra, eravamo a Sanremo, nella settimana del Festival della musica italiana – ricordano - . Un’esperienza bellissima, grazie proprio alla promozione della Top Records ci siamo esibiti live in uno degli eventi collaterali al Festival, abbiamo effettuato interviste con radio e televisioni di settore. Erano arrivati nuovi contatti, l’occasione di portare la nostra musica fuori dal Lodigiano». La pandemia ha naturalmente fermato ogni cosa e c’era davvero di che mordersi le dita dalla rabbia. «Oppure c’era da reagire e così abbiamo fatto – proseguono gli Evoré - . In questi mesi abbiamo ripreso le musiche su cui stavamo lavorando e che avevamo accantonato proprio per la bellissima avventura sanremese. Tra i vari lockdown e zone rosse, siamo riusciti a completarle. “Play” è nato così, aperto anche a nuove sperimentazioni».

Vero: nel nuovo album la musica degli Evoré si è fatta più energica, con richiami al sound anni Settanta/Ottanta e più spazio lasciato alle chitarre elettriche (con il contributo del musicista cremasco Stefano Squeo).«Costretti a stare fermi nelle nostre case, siamo usciti virtualmente dalla nostra “confort zone” musicale – concludono Cappelletti e Cipolla - . Perché la musica sperimenta e guarda sempre avanti».

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