Domo Emigrantes a Dubai: sono sempre più... “world”

Il gruppo lodigiano si esibirà il 4 e 5 febbraio al Padiglione Italia dell’Expo

La “world music” dei Domo Emigrantes sbarca all’Expo di Dubai. Il gruppo lodigiano capitanato da Stefano Torre sarà protagonista il 4 e il 5 febbraio al Padiglione Italia, lo spazio dedicato alle nostre eccellenze, un’architettura ideata per mettere in scena con creatività e innovazione “la bellezza che unisce le persone”. Sul palco, a partire dallo scorso 1 ottobre, si sono alternati diversi spettacoli tra musica, teatro, cinema e arte con la presenza di grandi nomi del nostro panorama culturale: l’invito ricevuto dai Domo Emigrantes certifica la dimensione internazionale acquisita dalla band, tra le realtà più importanti nell’ambito della musica popolare. All’Expo di Dubai, il primo della storia che si tiene in un Paese arabo, i Domo si presenteranno in versione quartetto, con Stefano Torre (voce, chitarra, mandolino, zampogna, bouzuki), Filippo Renna (voce, tamburi a cornice e percussioni), Andrea Dall’Olio (violino) e lo “special guest” Vittorio Tauro alla fisarmonica. Nei due concerti in programma verranno proposti i brani più significativi tratti dagli album “Domo Emigrantes” (2011), “Kolymbetra” (2015, proclamato miglior cd dell’anno nella categoria “World music”) e “Aquai” (2017, anch’esso nominato miglior progetto dell’anno). «Proporremo anche brani di musica tradizionale del Sud Italia - racconta Stefano Torre -. Per noi si tratta di una bellissima occasione: suoneremo in un contesto molto prestigioso. Siamo fermi dallo scorso novembre (due concerti in Svizzera , ndc), questo evento spezza l’inverno, ci riporta un po’ di sole, e non solo metaforicamente». Negli stessi giorni l’Italia si “fermerà” per guardare il Festival di Sanremo: «Se riusciremo lo seguiremo a distanza, altrimenti ce ne faremo una ragione – scherza Torre -. L’importante è tornare a esibirci dal vivo dopo un periodo molto complicato per il nostro settore. Attualmente stiamo lavorando su alcuni brani con un nuovo assetto, vedremo dove ci condurrà questo progetto. È tutto in divenire».

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