Dinoia: «Il cinema deve essere tutelato, contiamo i giorni per la riapertura»

Parla il presidente dell’Agis lombarda che gestisce il Troisi di San Donato

La riapertura dei luoghi di spettacolo torna al centro del dibattito. La data su cui convergono le speranze degli addetti ai lavori è il 5 marzo, anche se la strada è tutt’altro che spianata. Intanto le sale cinematografiche si stanno organizzando per far fronte alla concorrenza delle piattaforme, rafforzate da mesi di stop. Parola chiave: eventi. Intanto, sulla piattaforma di streaming d’essai Miocinema il cinema Troisi di San Donato «è tra le sale che si sono distinte meglio a livello lombardo, grazie a un pubblico ben fidelizzato». A parlare è Domenico Dinoia, presidente lombardo di Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo), nonché responsabile della programmazione di Progetto Lumiere, che gestisce la sala della città dell’Eni. «Assistiamo ad alcune novità importanti - spiega Dinoia -: in primis si è tornati a parlare della riapertura di cinema e teatri. L’associazione è stata ricevuta da Draghi: è la prima volta che veniamo ricevuti da un premier incaricato». Riprendere dopo tanto tempo non sarà semplice. A che punto è la tenuta delle sale? «Per adesso c’è, ma è evidente che cominciano ad esserci segnali di cedimento. Questa situazione non può durare per molto senza mettere a rischio la possibilità di continuare queste attività». La concorrenza, intanto, si rafforza: «Tanti film ormai passano direttamente sulle piattaforme, che hanno visto crescere in maniera esponenziale gli abbonamenti». Toccherà alle sale rilanciare, una volta aperte. «Stiamo chiedendo alle istituzioni un sostegno in fase di accompagnamento alla riapertura - prosegue Dinoia -. Bisognerà fare una grande campagna di sensibilizzazione, invogliare di nuovo il pubblico a frequentare le sale, per due motivi: perché sono sicure, e perché l’esperienza della visione collettiva è completamente diversa da quella dal divano di casa». Tra le carte da giocare, quella degli eventi: «Abbiamo già fatto una serie di incontri a livello nazionale con registi, autori, attori: la campagna di riapertura dovrà essere accompagnata da tanti eventi in presenza. Gli artisti hanno capito e hanno garantito grande impegno. Il Troisi è già abituato a questa modalità, e sicuramente incrementeremo l’offerta in questo senso».

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