Destefano, una nuova vita: «Così ricomincio da zero»

La cantautrice lodigiana si è trasferita nelle Marche e ha ripreso i progetti da solista e con i Madreblu

Andarsene, fermarsi e ritrovarsi. Una svolta “green” ma soprattutto una svolta esistenziale. E a suo modo anche artistica. Da un paio d’anni Raffaella Destefano gestisce “I lecci”, un casolare immerso nella natura appena fuori Pesaro. «Ho sentito la necessità di andarmene da Lodi, di spezzare il cordone ombelicale con alcune consuetudini che non mi permettevano di crescere. Avevo bisogno di nuovi stimoli e di nuovi ambienti per rivedermi in un modo diverso e scoprire altre sfaccettature del mio carattere», racconta la cantautrice lodigiana, seguita nella sua nuova avventura dal compagno Guido Briocchi. «Mi trovo in un posto isolato, circondato da prati e boschi. È come stare sulla nave del film “La leggenda del pianista sull’oceano”: non mi muovo quasi mai, ma il mondo mi arriva ugualmente attraverso le storie dei miei ospiti». Che spesso confluiscono in nuove canzoni: la musica rimane infatti il faro che guida Raffaella, impegnata sia come solista sia come voce dei Madreblu, il gruppo “cult” degli anni Novanta tornato sulle scene (per ora solo virtualmente) dopo la reunion con Gino Marcelli. «Vivere in mezzo alla natura mi ha dato nuove energie che mi hanno permesso di rimettermi in gioco, affrontando situazioni che in altre circostanze avrei evitato».

Di recente la musicista lodigiana si è esibita sul palco di Musicultura, uno dei più importanti concorsi nazionali dedicati alla musica d’autore. «Sono stata selezionata tra i 63 artisti in gara, anche se purtroppo non ho passato la fase per accedere alla finale. È stata comunque un’esperienza importante, ho suonato due canzoni del mio ultimo album “Un atlante di me”, rimettendomi in discussione su un palco. Credo che a un certo punto si debba ripartire da zero: non voglio fare finta di non avere una storia, ma bisogna mettersi nella condizione di raccontare questa storia. E Musicultura mi sembrava una buona occasione». Intanto si attendono i frutti del nuovo corso dei Madreblu: «Gino Marcelli vive a Tenerife, ma paradossalmente la lontananza ha generato vicinanza. Ci sentiamo ogni giorno, continuiamo a lavorare su un progetto sinfonico: vogliamo rileggere i nostri brani con l’accompagnamento di un’orchestra. Ci manca però ancora un piano di produzione, dobbiamo capire come muoverci, senza per forza assecondare le esigenze del mercato discografico. Nel tempo libero continuo a scrivere cose mie. La mia nuova vita mi permette di ascoltare non solo me stessa, ma anche e soprattutto le storie degli altri: l’isolamento mi ha aperto al mondo».

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