Derry girls

SIAMO SERIAL La serie ambientata nel Nord dell’Irlanda, nel bel mezzo dei Troubles degli anni Novanta

“Siamo irlandesi, siamo povere e siamo cattoliche”, esclama nel bel mezzo di un’emergenza Clare, scatenando l’ennesima risata dello spettatore. Perché quella è Derry, nel Nord dell’Irlanda, nel bel mezzo dei Troubles degli anni Novanta. Le Derry Girls, sono tornate e la terza stagione conferma senza ombra di dubbio come questa serie tv sia una delle più divertenti, tenere e intelligenti del panorama streaming. Erin (Saoirse-Monica Jackson), Orla (Louisa Harland), Clare (Nicola Coughlan) e Michelle (Jamie-Lee O’Donnell), insieme all’inseparabile James (“purtroppo” inglese, Dylan Llewellyn) diventano maggiorenni e si preparano ad affrontare l’età adulta. Ancora una volta Lisa McGee, l’ideatrice delle “ragazzacce”, riesce a dare prova di una grande scrittura, in grado di coniugare la commedia al mondo dell’adolescenza, i suoi personaggi si muovono all’interno di uno scenario storico complicatissimo, tra attentati dell’Ira e tentativi di pace.

Da elogiare senza tentennamenti, oltre alla sceneggiatura, il cast: le Derry Girls dimostrano maturità e talento, nonostante la giovane età, così come gli altri personaggi che caratterizzano la storia, dal noiosissimo zio Colm (Kevin McAleer) alla sorella Michael (Siobhan McSweeney), senza scordare tutta la famiglia di Erin. La terza stagione riserve però una sorpresa, tra i protagonisti c’è anche Liam Neeson, attore di origine (e non poteva essere altrimenti) irlandese: gli bastano pochi minuti per “giganteggiare”, soprattutto sul finale, dove non deve pronunciare nemmeno una battuta ma sul suo viso si legge tutto il peso di un’Irlanda del Nord martoriata dalla violenza.

Le (dis)avventure del gruppo sono all’insegna del panico (il loro) e delle risate (le nostre, da spettatori), anche se la vita metterà alla prova tutta la squadra, con eventi che rischieranno di minare l’amicizia. La parte più toccante è la partecipazione al referendum che nel 1998 mise la parola fine agli attentati dell’Ira: tutti i personaggi devono prendere una decisione, tra dubbi e domande che non trovano sollievo: votare “sì” farà smettere l’orrore? Ed è giusto liberare i prigionieri paramilitari? Che cosa accadrà davvero? Sorprende la lucidità con cui Derry Girls riesce a mostrare questo momento storico, riscontrando un grande successo in patria.

Lisa McGee ha già dichiarato che non ci saranno altre stagioni della fiction, chissà se cambierà idea (incrociamo le dita). Se vi dovesse capitare di passare a Derry, non dimenticate di andare in Orchard Street, al numero 18 troverete un gigantesco murale delle Derry Girls, di fianco al Badger’s Bar.

© RIPRODUZIONE RISERVATA