D.B. Cooper: il dirottatore che svanì nel nulla

La nuova puntata di “Siamo Serial”, la rubrica del “Cittadino”: la storia di un caso rimasto aperto fino al 2016, quando l’Fbi decise di archiviarlo

Un uomo gentile, in giacca e cravatta. Senza fare del male nemmeno a una mosca, quest’uomo gentile è riuscito nell’incredibile impresa di dirottare un aereo, farsi consegnare duecentomila dollari e quattro paracadute per poi sparire nel nulla gettandosi dal retro del velivolo. Proprio così: svanire nel nulla. Ancora oggi, a distanza di cinquant’anni dall’accaduto, nessuno sa che fine abbia fatto D.B. Cooper.

Se questa storia vi incuriosisce, allora “D.B. Cooper: il dirottatore che svanì nel nulla” è la serie tv che fa per voi. Una docuserie, in realtà, che ricostruisce la vicenda in modo accurato e persino divertente, soprattutto nella parte in cui si cerca di indovinare la sua identità. Infatti, c’è chi non si rassegna e chi è convinto di aver scoperto chi sia il “vero” dirottatore.

Siamo all’inizio degli anni Settanta quando, a bordo di un volo commerciale, un passeggero tiene in ostaggio l’intero equipaggio dicendo di avere una bomba nella valigetta. Un episodio che, soprattutto negli States, è diventato leggenda, al punto che sono state realizzate delle magliette, alcune di queste con la scritta “sono io D.B. Cooper”. Il protagonista aveva fornito il nome di Dan Cooper, un personaggio dei fumetti anni Cinquanta, sembra che sia stato un errore giornalistico a fornire le diverse generalità. Le teorie sulla sua identità si sprecano, così come le piste seguite per acciuffarlo.

Per ricostruire l’accaduto la produzione fa affidamento a esperti, ma anche alle persone direttamente coinvolte dall’accaduto: hostess, passeggeri, detective, in tanti ricordano i dettagli dell’accaduto.

La serie tv sul dirottatore è interessante sia per il caso in sé sia per lo spaccato che mostra. Attraverso le interviste, per esempio, si racconta la vita delle hostess negli anni Settanta, quando i passeggeri si prendevano qualche libertà di troppo e quando le avance erano all’ordine del giorno. Anche allora le donne venivano pagate meno rispetto agli uomini, un’ingiustizia che non è ancora stata sanata. Non solo: sembra quasi strano, nel mondo post 11 settembre segnato dal terrorismo islamico, vedere come i controlli all’interno degli aeroporti e sui voli fossero praticamente inesistenti. Oggi viaggiare senza esibire più volte i documenti e senza che nessuno controlli i bagagli sarebbe impossibile.

D.B. Cooper resta un mistero, nonostante la caccia all’uomo. Il caso è rimasto aperto fino al 2016, quando l’Fbi decise di archiviarlo. Sul fatto che il dirottatore sconosciuto abbia lasciato un segno nella cultura di massa non ci sono dubbi, basti pensare alle citazioni, anche nel mondo delle serie tv. Lockie, per esempio, il dio dell’inganno, Cooper è poi citato in Breaking bad e nel suo spin off Better call Saul, senza dimenticare White Collar e Prison break.

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