Dagli eccessi alla dieta, la ricetta sandonatese di “Emi lo zio”

Non è un musicista, non canta, sul palco sale solo in qualche rara occasione. Ma il nome di “Emi lo zio” è molto noto agli appassionati di rap e di hip-hop: lui è il factotum, il personal manager, il capo della sicurezza, quello che accompagna gli artisti agli eventi, il quarto uomo dei Club Dogo.

La sua è una vita intensa, fatta di lunghi viaggi notturni, club, luci stroboscopiche e musica a tutto volume. Tanto che da tempo Emi è in cura a causa di alcune patologie, tra cui il diabete, dovute a uno stile sregolato e sedentario.

Ma lo “zio”, 36 anni portati maluccio, ha deciso di cambiare, di lasciarsi alle spalle gli eccessi e condurre una vita sana. Diventando testimonial della campagna ideata dal Gruppo ospedaliero di San Donato Milanese.

Da qualche mese, su YouTube, è infatti online il progetto In forma con Emilozio, una sorta di reality show a puntate in cui il “rapper” si cimenta in attività lontane anni luce dal suo personaggio: cammina, va in bicicletta, cura l’alimentazione.

Ai filmati, trasmessi in versione più lunga anche su Hip Hop Tv, hanno preso parte diversi artisti amici di Emi, stelle del firmamento rap e non solo come Emis Killa, i Club Dogo, J-Ax, Max Pezzali e altri. I video si possono vedere anche attraverso la pagina Facebook intitolata In forma con Emilozio che sta spopolando in rete tra i suoi seguaci.

«Ne ho fatte di tutti i colori nella mia vita – ha raccontato Emi a “Repubblica” -. Poi, a un certo punto, capisci che arriva il momento di cambiare. Ti dici che hai una famiglia e delle responsabilità». Ora quella dello zio non è più una Vida loca, come il rapper Jack La Furia dei Club Dogo intitolò una canzone dedicata all’amico, ma una vita quasi normale, fatta di allenamenti per perdere peso, insalatone ipocaloriche e regolari controlli medici. Il tutto per insegnare ai suoi fan, soprattutto ai più giovani, l’importanza di stile sano e che si può essere “star” anche senza eccessi e senza ricorrere a un’esistenza spericolata.

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