Condor

SIAMO SERIAL: su Prime in onda la serie ispirata al romanzo di James Grady

Condor. Avete capito bene, proprio “quel” Condor. Ancora in fuga, sempre nel mirino. Sono passati quasi quarant’anni dai “Sei giorni” del romanzo di James Grady e altrettanti dal bellissimo film diretto da Sydney Pollack che contribuì a costruire la leggenda di un attore come Robert Redford.

Bene, non dimenticate tutto quanto ma - avvertenza - non azzardate paragoni inutili. La serie (due stagioni, la terza dovrebbe essere in progetto) arrivata in aprile su Amazon Prime prende il titolo, i personaggi, lo spunto per la trama, ma ovviamente riporta tutto ad ambienti e ritmi contemporanei, che poco hanno a che fare con quelli originali che li hanno ispirati. Il protagonista Joe Turner (interpretato dal figlio di Jaremy Irons, Max Irons ) è un analista della CIA, casualmente sopravvissuto a un massacro all’interno della sua stazione. Comincia così la sua fuga e il gioco di sospetti che tenevano altissima la tensione nel romanzo (e nel film) e che qui riesce a calamitare l’attenzione dello spettatore, anche se tutto è dilatato nei tempi dei vari episodi e addiorittura delle due serie che sposteranno poi l’azione in Europa.

Paragoni impossibili, ok: ma il risultato è convincente? Lo spettatore attirato dal titolo cercherà senza dubbio qualche atmosfera retrò e più classica da spy story che non mancano anche in prodotti simili. Va detto però che qui l’interesse degli sceneggiatori è altro e l’obiettivo - praticamente dichiarato - è di non esporsi a simiglianze o ad accostamenti. Anche nello stile. La trama thriller però appassiona e incuriosisce, condita dai colpi di scena che rinnovano l’attenzione e la scelta degli interpreti fa il resto, contribuendo alla buona riuscita del prodotto. Da segnalare la presenza nel cast della prima stagione di William Hurt nei panni dello zio del protagonista Bob Partridge, personaggio che nella seconda compare solo brevemente, così come Leem Lubany, ex agente del Mossad e collaboratrice della CIA.

Il complotto ordito dal sistema che non si fa scrupoli di sacrificare anche i suoi stessi figli resta il comun denominatore della serie che - per ora - si sviluppa lungo 18 episodi concentrati sulla fuga di Joe Turner e sulla caccia spietata nei suoi confronti. La visione risulta un poco penalizzata dall’essere “in ritardo” di circa quattro ani, il tempo che è intercorso prima della distribuzione in Italia. Per film (serie) di questo genere lo scarto temporale può risultare fastidioso, anche se non si raccontano avvenimenti reali come in altre serie molto riuscite. Se comunque avete scelto Condor per il titolo, per il ricordo del film, o semplicemente per godervi azione e thriller non avete comunque sbagliato indirizzo.

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