Codogno abbraccia lo “Zio Rock” Omar Pedrini

Omar Pedrini arriva a Codogno. In attesa di chiarirsi le idee su cosa andare a fare a Londra, il rocker bresciano, ex chitarrista dei Timoria, approderà nella Bassa il 24 aprile. Quest’anno “Lo Zio” - come lo chiamano i fan - ha vissuto una nuova primavera, iniziata prima del 21 marzo con l’uscita del suo diciottesimo album e il brano Che ci vado a fare a Londra? , per settimane in testa alle classifiche di tutte le radio. Continuando nel sovvertimento di stagioni, a Codogno il sound vitaminico dell’ultimo disco regalerà un anticipo d’estate con brani “alla coque” e contaminazioni impreviste come in Haka, danza Maori che gli appassionati di rugby certamente conoscono nella “traduzione” sull’erba degli All Blacks. L’arrivo del cantante a Codogno coincide peraltro con il 70esimo anniversario della Liberazione e la data scelta per il concerto non è casuale: venerdì 24 aprile (alle 20 sotto il mercato coperto di piazza Cairoli), vigilia dei festeggiamenti del 25 aprile che vedono l’amministrazione comunale al fianco dell’Anpi. Per Codogno si tratta di un evento eccezionale. Finiti gli anni d’oro in cui il Majorca richiamava i big della musica, c’è stato il tempo dei concertoni di Ron, degli 883 o di un Francesco Renga agli esordi . Poi l’oblio. Per i giovani lodigiani (ma la musica di Pedrini abbraccia anche un pubblico adulto, per cui si può ben dire “per tutti quelli che amano il rock in versione live”) l’arrivo del cantautore è insomma una festa. Già battezzata la Grande serata con lo zio Rock aspettando il 25 aprile, vedrà sul palco come special guest anche la William Fox Band del piacentino d’adozione William Fox. L’annuncio ufficiale dell’evento sarà dato a breve in una conferenza stampa, ma lo spettacolo è ormai certo. «Abbiamo invitato Omar Pedrini a Codogno in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione per la sua sensibilità ai temi civili - spiega l’assessore alla cultura Mario Zafferri -. Crediamo sia un appuntamento importante per la città». Mentre sogna una «Londra me and you/ nel pianeta blu», Pedrini si graffetta all’Italia. E allora godiamocelo.

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