Cita e William Wilson uniscono reggae, rap e hip hop in “Neva can stop”

Il progetto di Cristian Vailati, leader dei Bujaka, e Matteo Scataglini in un ep prodotto da Sick Budd con cinque brani

Il “guru” lodigiano del reggae insieme a uno degli artisti più originali della scena rap e hip-hop. Ci sono diciotto anni di differenza tra Cristian Vailati, per tutti Cita, e Matteo Scataglini, in arte William Wilson, eppure i loro mondi musicali si intrecciano e si completano come in un puzzle nei cinque brani che compongono “Neva can stop”, ep prodotto da Sick Budd uscito a inizio ottobre. Reggae, hip hop, rap, r&b, una spruzzata di dancehall, pop e musica elettronica: sono questi gli ingredienti di un progetto (scaricabile su tutte le piattaforme digitali) che gioca sui chiaroscuri, alternando le solarità giamaicane a barre rap più cupe e introspettive.

«Ci conosciamo da parecchi anni, anche se le nostre strade musicali non si erano incrociate solo una volta prima di questo nuovo lavoro – racconta Cita, leader degli inossidabili Bujaka e in passato voce di altri storici gruppi lodigiani come Light in dark e Bandaloska -. Quando Matteo era poco più che maggiorenne si era esibito con noi alla Festa dell’Unità di Lodi, poi dopo tanto tempo abbiamo deciso di pensare a un progetto più strutturato. Così è nata la collaborazione: “Neva can stop” è una sintesi dei nostri mondi, li abbiamo mischiati in cinque canzoni. È successo tutto durante il lockdown: abbiamo iniziato a scrivere un brano, poi sono nati tutti gli altri». William Wilson, nom del plume che si rifà a un racconto di Edgar Allan Poe, 32 anni, da diverso tempo residente nel Lodigiano, ha portato le sue visioni irrequiete all’interno dell’album, strofe potenti che non risparmiano critiche alla società in cui viviamo; Cita, 50 anni, ha aggiunto la filosofia reggae, rendendo i brani più “leggeri” (ma solo nella forma) e anche ballabili.

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