Carlo Guasconi miglior giovane drammaturgo

La storia si svolge interamente attorno al tavolo di una cucina, a parte un breve flashback in una stanza d’ospedale. Il protagonista è un uomo, un padre di famiglia, che dialoga con moglie e figlio, tra perdite, ricordi e menzogne. È questa, in pillole, la trama de Il bugiardo, testo teatrale che è valso al 26enne codognese Carlo Guasconi il prestigioso Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli per il miglior testo di un autore under 30. «È stata una sorpresa davvero inaspettata – racconta il giovane autore e attore di Codogno – e un’emozione immensa. Il mio lavoro è stato valutato da professionisti che stimo tantissimo, spero che il premio mi possa aprire qualche porta». Il 53esimo Premio Riccione per il Teatro è stato consegnato domenica nella città romagnola dopo un lungo lavoro di selezione da parte della giuria presieduta da Fausto Paravidino e composta da Michela Cescon, Arturo Cirillo, Maddalena Crippa, Graziano Graziani, Laurent Muhleisen, Christian Raimo e Serena Sinigaglia. Queste le motivazioni che hanno regalato a Guasconi la vittoria tra gli under 30: «Il testo ha convinto la giuria che lo premia all’unanimità. Carlo Guasconi riesce ad affrontare il tema del lutto, con profondità e grazia. Presente e passato, vivi e morti si incontrano sul palco per affrontare e tentare di conciliare il peso delle assenze: come superare lutti insopportabili, come accettare la fine degli affetti più grandi? L’autore scolpisce, con sorprendente intensità e altrettanta maturità, tre personaggi: il padre, la madre, il figlio. Mai scontati, sempre umani, umanissimi, fertile terreno di prova per gli attori che in futuro li andranno ad interpretare». Il bugiardo è il primo lavoro completo firmato da Guasconi. Laurea in Beni culturali all’Università di Parma, l’autore codognese si è avvicinato al teatro tre anni fa, prima con la Filodrammatica di Piacenza e poi iscrivendosi alla Scuola Proxima Res di Milano. «I temi affrontati nel Bugiardo sono vari: quello centrale è «il non avere più nulla», che ho tradotto con i lutti. La perdita più grande è infatti la perdita della famiglia. Il protagonista, il padre, affronta varie situazioni ricorrendo spesso anche alla menzogna. Ogni tema poi ne sviluppa un altro. Dal punto di vista linguistico, ho cercato di seguire il ritmo della parlata lodigiana, senza comunque ricorrere al dialetto, ma tenendo vivi i suoni tipici della nostra zona. È un testo di riflessione, drammatico, ma anche con alcuni spunti comici». L’obiettivo è ora portarlo in giro nei teatri: «Adesso arriva la fase “calda”, ossia preparare un programma per proporlo nei vari teatri. Spero che il premio mi possa dare una spinta, ma ci sarà ancora molto da lavorare».

IL 26enne Carlo Guasconi vince con “Il bugiardo“ il prestigioso premio per il miglior testo teatrale della categoria under 30.

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