Braccialetto arancione addio o arrivederci: ecco le nuove regole per l’accesso al festival

Le norme anti-contagio impongono un sistema diverso per i visitatori dell’edizione 2020 della Fotografia etica

Le norme anti-contagio cancellano il mitico braccialetto arancione. La nuova edizione del Festival della fotografia etica, in programma a Lodi nei fine settimana dal 26 settembre al 25 ottobre (in calendario anche una mostra allestita nel Comune di Codogno, città simbolo della pandemia in Italia), si adegua alle regole del periodo: la grande novità è l’introduzione del biglietto giornaliero online che va a sostituire il braccialetto arancione che aveva caratterizzato le scorse edizioni. Il tagliando sarà giornaliero, è acquistabile da oggi sul sito del Festival (www.festivaldellafotografiaetica.it) e permetterà l’accesso a una sede solo una volta. Il costo del biglietto elettronico è di 14 euro (costi di commissione compresi) per ognuno dei primi due week end della rassegna; per i tre fine settimana successivi la spesa aumenterà di 2 euro (15 + 1 euro di commissione per ogni giornata). Resta comunque anche la biglietteria fisica presso l’ufficio Urp in piazza Broletto, con tagliandi a costo maggiorato (presumibilmente 20 euro per una giornata) proprio per incentivare l’acquisto online. Il numero di biglietti sarà naturalmente limitato per evitare assembramenti.

«Per la sicurezza di visitatori e di volontari è molto importante che le persone acquistino online il biglietto – spiega Alberto Prina, deus ex machina del festival lodigiano -. A chi desidera venire a Lodi per un weekend consigliamo di dedicare un giorno alle mostre a pagamento e un altro a quelle all’aperto con ingresso gratuito. Non sappiamo ancora quanti biglietti metteremo in vendita ogni giornata: i posti saranno comunque limitati, quindi i primi che acquisteranno avranno possibilità di accedere alle mostre. Il costo non è aumentato: è vero che nelle scorse edizioni c’era la possibilità di vedere le mostre per tutti i fine settimana con un solo biglietto, ma le norme anti-covid ci impongono di fare diversamente. Consideriamo poi che il 30 per cento delle esposizioni è ad accesso gratuito. Resta una grande opportunità per la nostra città e la sicurezza di visitatori, volontari e fotografi rimane comunque la nostra priorità».

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