Bosch: Legacy

SIAMO SERIAL:un vero e proprio sequel che rispetta fedelmente l’originale

Bosch è tornato, per fortuna. Quasi a sorpresa, dopo sette stagioni che avevano messo la parola fine alla serie tv con protagonista Titus Welliver, torna sul piccolo schermo il detective di Los Angeles che ride pochissimo (quasi mai), adora il jazz (il suo cane si chiama Coltrane) e vive secondo il comandamento “tutti contano, o nessuno”. Bosch: Legacy non è uno spin off, è un vero e proprio sequel che rispetta fedelmente l’originale, per la felicità dei fan. A decretarne il successo, ancora una volta, la solidità della sceneggiatura, ispirata al lavoro dello scrittore statunitense Michael Connelly e, in particolare, al romanzo “Il lato oscuro dell’addio”. Per chi apprezza Connelly, il quale nella sua carriera ha firmato ben oltre trenta bestseller internazionali, sarà utile sapere che Netflix ha deciso di trasmettere anche un’altra serie tv scritta dall’autore, si tratta di The Lincoln Lawyer, sempre basata su alcuni dei suoi romanzi.

Tornando a Bosch: Los Angeles assomiglia sempre all’inferno in terra, una città dove il crimine dilaga e la notte non è mai sicura (nemmeno il giorno, a dire il vero). Bosch non lavora più per la polizia ma è un investigatore privato, tuttavia resta quel detective tormentato dalla verità: deve scoprire a tutti i costi chi è l’assassino di tre donne a cui sembra che nessuno importi. Per lui, fare il poliziotto non è mai “solo” un lavoro, semmai una missione per la vita.

Più centrale rispetto alla prima serie tv la figura della figlia, Maddie Bosch (Madison Lintz), appena entrata in polizia e alle prese con le difficoltà del mestiere. L’essere la figlia di “quel” Bosch, allergico alle regole e agli ordini dei superiori, non le rende di certo il lavoro facile. Ritroviamo, inoltre, Honey “Money” Chandler (Mimi Rogers), avvocato di successo sopravvissuta per miracolo a un tentato omicidio. (entrambe, così come lo stesso Harry Bosch, temono che un ricco miliardario possa tramare contro di loro).

In Bosch: Legacy, Harry ha da poco iniziato un nuovo capitolo della sua vita, come investigatore privato. Il suo primo incarico è trovare l’unico potenziale erede del miliardario Vance, ormai anziano e debilitato dalla malattia. Bosch dovrà però scontrarsi le persone che hanno tutto l’interesse affinché l’erede non venga mai trovato. Nel corso di questa ricerca, il “nostro” farà una scoperta scioccante. Ad accompagnarlo nelle sue nuove avventure non ci sono più i vecchi colleghi della polizia, a prendere il loro posto è Maurice Mo Basi (Stephen A. Chang), un genio della tecnologia, appassionato di jazz e sempre alla ricerca della giustizia: il compagno perfetto per Bosch.

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