«Beppetti sono io, così ho stregato Fiorello»

Fiorello non l’ha mai visto, ma per oltre un anno, sul piatto con il cappuccio e la brioche del mattino servito al conduttore radio e tv più amato d’Italia (impegnato nell’esilarante Edicola quotidiana via web) gli ha sfornato bella calda una delle sue colorate vignette. Oltre 200 schizzi con quegli omini inconfondibili dal tratto stilizzato e la battuta salace, spesso figlia di un calembour . Giochi di parole a strappare una risata sui temi più disparati dell’attualità: dalla politica alla società, dal costume alla cultura, dalla cronaca nera al mondo dello spettacolo. Sotto ogni vignetta una firma misteriosa: Beppebeppetti.com, rimando a un blog altrettanto misterioso, in cui l’A. confessa solo di non chiamarsi davvero così, senza rivelare nient’altro e lasciando parlare soltanto inchiostro e acquerelli. Ma ora che i suoi sapidi bozzetti diventano un libro,in vendita da domani in tutt’Italia con il titolo Edicola Fiore e tanto di intervista allo stesso Fiorello in apertura, la matita di Beppetti getta la maschera, e si svela, in esclusiva al «Cittadino». Lo fa per una buona causa: spingere ancora di più nei luoghi dove vive le vendite della pubblicazione, i cui diritti sarano devoluti all’ospedale pedriatico Bambino Gesù di Roma.

Dunque chi si cela dietro quella firma, ce lo dice Beppetti?

«... se proprio devo lo rivelo: Bebbe Beppetti è Lele Corvi, il vostro vignettista di Codogno. Contavo di restare ancora un po’ in incognito, ma forse è il momento di svelarsi per fare anche del bene dalle nostre parti».

Ma perché lo pseudonimo, Lele?

«Volevo rimettermi in gioco. Da zero. Dall’inizio. Senza un marchio riconoscibile...»

E ha funzionato?

«Direi di sì. Rimettersi in gioco ha significato per me vedere se veramente i disegni che produco hanno valore in termini di gradimento da parte dei lettori. Indipendentemente dal personaggio creato, credo che abbia più valore la mano che li disegna...».

Ed è stato così...

«Sì, tutto quello che è capitato con lo pseudonimo Beppe Beppetti negli ultimi 4 anni ha significato e significa parecchio e mi ha indicato la rotta da seguire, dal punto di vista grafico/stilistico. Piccoli passi verso una maturazione continua».

Com’è hai fatto a conquistare Fiorello coi tuoi disegni?

«È avvenuto quasi per caso, come racconta lo stesso Fiorello nell’intervista: io mandavo su Twitter le mie vignette, Fiore ha iniziato a ritwittarle e io ho fatto lo stesso con le sue battute. Da cosa è nata cosa. É stato un “amore 2.0”....».Ora l’edicola è sospesa, ma ripartirà. Hai intenzione di andarci di persona prima o poi?«Fiore mi ha invitato a bere con lui un cappuccino di soia e un cornetto integrale al miele... con un menù così come faccio a dire di no..?».

Escce il 4 dicembre un libro (Edicola Fiore) che raduna le vignette dell’illustratore codognese realizzate sotto pseudonimo per l’Edicola del noto conduttore radio e tv fra il 2013 e l’ottobre di quest’anno. Corvi svela per la prima volta, per l’occasione, la vera identità di Beppe Beppetti.

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