Bellani, un violino lodigiano a San Remo

Sanremo è sentirsi parte di qualcosa di grande. Perché bene o male il Festival entra nelle case di tutti gli italiani, e far parte della grande macchina che fa funzionare il più grande palcoscenico della musica italiana è una sensazione stupenda. «Per me è sempre un’esperienza incredibile. Faticoso, certe volte davvero estenuante, ma bellissimo» dice Doriana Bellani, violinista santangiolina che, da un mese, sta provando con l’orchestra sinfonica del Festival, e che la prossima settimana sarà sul palco per accompagnare i musicisti. L’emozione c’è: suonare davanti a milioni di telespettatori è qualcosa che non capita tutti i giorni, anche per una professionista con una certa esperienza come Doriana: «Siamo emozionati ma, sembrerà strano, non ho per niente paura - ha spiegato -. Siamo davvero un bel team, ci facciamo coraggio a vicenda, e poi abbiamo provato davvero tanto: ormai conosciamo alla perfezione i vari pezzi». Doriana Bellani si è addirittura dovuta trasferire a Sanremo per alcune settimane per poter partecipare alle prove che, quotidianamente, tengono impegnati i musicisti per tutto il giorno: «C’è un sacco di lavoro da fare. Dobbiamo provare con i cantanti, e poi ci sono le prove audio, e le scenografie per i balletti. Abbiamo una piccola pausa al mattino e un altro quarto d’ora al pomeriggio; per il resto suoniamo».

In questo lavoro, però, la violinista lodigiana ha avuto modo di conoscere in anteprima i cantanti e le loro canzoni: «Non posso ovviamente sbilanciarmi, perché le opere devono rimanere segrete fino a settimana prossima, ma posso dire che ho avuto delle piacevolissime sorprese. Ci sono alcuni brani veramente belli e di un certo valore anche dal punto di vista strumentale. E poi ho conosciuto alcuni giovani artisti promettenti. La cosa bella, per me, è proprio questa: si lavora insieme ai cantanti, a tu per tu, e si capisce che loro sono molto più agitati di noi. I più giovani, al loro primo Festival, spesso ci chiedono una parola di sostegno, un consiglio».

Giovani bravi e preparati, con delle voci affascinanti e pronti a diventare le stelle della musica italiana del prossimo futuro, ma che sono ancora alle prime armi e non abituati a esibirsi davanti a un simile pubblico: «Non ci si abitua mai a queste cose - ripende Doriana -, ma l’ambiente qui è amichevole: non c’è competizione, ma solo voglia di crescere. Secondo me è il modo migliore per affrontare la musica e il pubblico, e sicuramente, per il poco di esperienza che ho, molti di questi giovani hanno talento, e diventeranno degli ottimi musicisti». Doriana, che insegna all’accademia di musica Gaffurio di Lodi e ha una formazione musicale classica, si è quindi trovata perfettamente a proprio agio anche nell’eseguire musica leggera: «Nella mia carriera ho già accompagnato alcuni cantanti pop e anche l’ensemble con cui suono qui, che è l’orchestra sinfonica di Sanremo, pur avendo un repertorio, durante l’anno, prettamente classico, è in grado di accompagnare al meglio anche questo tipo di canzoni».

Sul palco dell’Ariston, infatti, ci sarà l’orchestra sinfonica di Sanremo a cui, in occasione del Festiva, vengono aggiunti alcuni elementi, tra i quali la nostra Doriana, che collabora con loro saltuariamente anche durante l’anno.

L’appuntamento, quindi, è sul palco, a partire da martedì: «Sono state settimane di grande arricchimento professionale - chiosa Doriana, che è al suo secondo Festival -, ma, adesso, non vedo l’ora di iniziare».

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