Arte e vino, eccellenze lodigiane

Le opere di Francese al centro della mostra

È stata presentata ieri a Milano presso la sede della Banca Popolare di Lodi in piazza Mercanti, l’ottava edizione della rassegna ArteVino che ha preso poi il via in serata a Maleo nelle cantine della settecentesca Villa Trecchi. Una presentazione milanese, con l’inedita veduta dall’alto di piazza Duomo perché, ha osservato il sindaco di Maleo e presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, la proposta che viene da un piccolo comune si rivolge anche alle realtà cittadine con l’alta qualità dell’offerta. Le componenti di arte e di patrimonio enogastronomico, ha chiarito Paolo Landi responsabile del progetto per la Banca Popolare che ieri ospitava la presentazione, si coniugano con il fare economia. Primo termine del binomio, l’arte: da sempre qui rappresentata dalle mostre curate dallo scrittore e critico d’arte Tino Gipponi che ha portato nel centro della Bassa lodigiana proposte di ampio respiro per rilevanza degli autori e qualità delle opere. Dopo la grafica internazionale o le importanti collezioni fitte di autori storici, fino alla pittura di Attilio Rossi e l’omaggio dello scorso anno allo scultore Mauro Ceglie, quest’anno tocca a Franco Francese (Milano,1920-1996) protagonista di una mostra di rilievo assoluto, riconosciuta dalla critica più eletta. Sono queste le parole dello stesso Gipponi nella conferenza stampa che sull’altro fronte della rassegna ha presentato l’aspetto di forte riferimento per il territorio com’è il patrimonio enogastronomico: oltre 200 le etichette reperibili quest’anno negli stand, con l’invariata formula che arricchisce ogni serata di apertura delle cantine con un concerto nel parco della villa: in programma il gruppo Para Funky (venerdì 15 giugno), il trio jazz Andrea Fedeli (sabato 16), il blues-soul dei Doctor Wood Featuring Ronnie Jones (domenica 17), il piano bar di Massimo Bragaglini, voce maschile delle Anime Salve (venerdì 22), il rock californiano dei Big Sure (sabato 23) e ancora il jazz del Marco Cofferati Quartet (domenica 24 giugno). A parlare di vino è stato invece Giuseppe Vaccarini, star della sommellerie internazionale insignito nel 1978 dall’ASI (Association de la Sommellerie Internationale) del titolo di migliore sommelier del mondo: a lui il compito di guidare ieri sera le degustazioni dei vini della rassegna che ha come nuovo partner Slow Food, con i “Laboratori del gusto”: vere e proprie esperienze sensoriali che intrecciano degustazione, conoscenza e riflessione sul cibo, guidate da esperti e fruibili in tutte le serate di apertura. Ma il cuore pulsante di ArteVino resta la mostra “Francese a Villa Trecchi” che sarà inaugurata ufficialmente domani, alle 18, rimanendo aperta fino all’1 luglio: 58 opere per raccontare un pittore che dello scavo esistenziale, tra presente e memoria e tra realtà e immaginazione, ha fatto il centro della sua poetica. Una mostra di non facile comprensione, e a questo porranno rimedio le visite guidate dal curatore, perché fatta di pittura di pensiero, di idee anziché di racconti e descrizioni, ma di un pittore colto che «più si conosce e più si apprezza»: dai disegni giovanili di geniale precocità, al periodo di sfioramento postcubista seguito dalla svolta realista del “naturalismo campagnolo”. Fino ai cicli percorsi dalla meditazione sull’attraversamento della vita con lo sviluppo dei temi dove il significato artistico si intreccia con l’intensa, a volte aspra, rievocazione delle memorie e dei travagli, dell’amore e della morte.

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