ARTE Un capolavoro per San Bassiano: una tela cinquecentesca da oggi in cattedrale a Lodi

La Madonna con Bambino dipinta da Gian Pietro Silvio messa a disposizione da Banco Bpm alla diocesi in occasione della festa patronale

Torna l’iniziativa pensata all’insegna del dialogo tra arte e religione che accompagna nella cattedrale di Lodi le celebrazioni per la festa del patrono San Bassiano. Era il 2016 quando la fondazione Banca Popolare di Lodi, per iniziativa del vescovo Maurizio Malvestiti, prese a mettere a disposizione della diocesi le opere d’arte a soggetto sacro appartenenti al patrimonio di Banco Bpm, e abitualmente custodite presso il centro direzionale lodigiano di via Polenghi Lombardo. Una pratica che riprende ora con l’esposizione di una tela cinquecentesca dipinta da Gian Pietro Silvio, che sarà possibile ammirare dal pomeriggio di oggi, giovedì 16 gennaio, in cattedrale e fino a tutto il 19 gennaio, giorno della tradizionale Messa Pontificale.

La “Madonna col Bambino in trono tra sant’Agostino e san Lorenzo” vivrà in duomo il suo secondo momento di presentazione alla città, dopo l’esposizione in occasione della mostra “Tutta l’intensità dell’amore materno”, inserita nel progetto “Ospiti a palazzo”.

La trasferta in duomo, con il corredo di una scheda informativa, completerà l’approfondimento sul linguaggio di Silvio, un artista dalla personalità e dalla storia biografica non ancora del tutto messa a fuoco. Realizzata secondo gli studiosi tra il 1530 e il 1535, la pala dalle dimensioni di 155,5 x101 centimetri è stata oggetto di complesse vicende attributive, tanto che l’autore fu in passato confuso anche con il nostro Callisto Piazza, oltre che con il Romanino e il Moretto, considerati tra i riferimenti stilistici di Callisto.

Costruita secondo un tradizionale schema compositivo, l’immagine si concentra sulla Vergine in trono che regge il Bambino, tra i Santi effigiati con i tradizionali attributi iconografici; ai suoi piedi un angelo musico, e altri due angioletti a sorreggere il telo rosso sullo sfondo del cielo. Le ricerche più attuali affermano che Gian Pietro Silvio ebbe forti legami con Venezia, dove morì nel 1552, e fu influenzato dal linguaggio pittorico di Tiziano, rielaborato alla luce delle conquiste di Paris Bordon e di Lorenzo Lotto, e di riferimenti alla cultura lombarda.

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