ARTE La luce della pittura napoletana a Lodi e le icone degli anni ’50, ’60 e ’70 a Lodi Vecchio

Questo sabato 7 dicembre aprono due mostre diverse ma entrambe interessanti

Il golfo di Sorrento pulsante di vita e di colore, il mare di Capri e i luccichii di Amalfi, ma anche ritratti, figure e scene di vita che hanno per cornice il sole di Napoli. Questa volta lo sguardo spazia oltre il territorio: la mostra “’O sole mio. Pittura napoletana tra ’800 e ’900” che si inaugura alle 16.30 di oggi (sabato 7 dicembre) al museo “Ettore Archinti” in viale Pavia a Lodi (visite guidate alle 16.15 di ogni sabato e domenica) porta l’attenzione sulla vivacità artistica di uno dei più importanti ambiti regionali italiani; quello che si è sviluppato all’ombra del Vesuvio tra gli ultimi decenni del XIX secolo e i primi del successivo, il periodo sul quale si concentrano, in sintonia temporale con la vicenda dello scultore al quale il museo è intitolato, le mostre promosse da Unitre Lodi e curate da Marina Arensi e Vittorio Vailati.

All’ex Conventino a Lodi Vecchio andrà in scena invece la mostra d’arte contemporanea “Icons” a cura dell’associazione culturale I Ricci. Sarà un viaggio a 360 gradi fra le opere di oltre una quindicina di artisti che riporterà in vita i simboli di un’epoca che ha segnato la rivoluzione degli anni ’50, ’60 e ’70. Con pezzi da collezione, in sala saranno esposti cimeli che richiama i Beatles, Marilyn Monroe, Elvis Presley, John Fitzgerald Kennedy. L’inaugurazione oggi (7 dicembre) alle 17, apertura anche domenica 8, sabato 14 e domenica 15 dicembre, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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