ARTE E DEVOZIONE Un viaggio a Lodi alla scoperta di edicole votive, sculture e dipinti a tema religioso

L’immagine per eccellenza, che ricorre maggiormente nelle raffigurazioni, è senza dubbio quella di Maria: c’è perfino la “Madonna del boia”

La devozione popolare lodigiana è raffigurata in città attraverso i dipinti e le sculture che tappezzano le mura di Lodi, resistendo alla sfida del tempo. Edicole votive, affreschi e cappelle costituiscono l’eco di una tradizione lontana, tramandata fino a noi con storie, leggende e credenze popolari che rimandano al passato. L’immagine per eccellenza, che ricorre maggiormente nelle raffigurazioni, è senza dubbio quella di Maria che compare nell’arte popolare e nelle architetture dedicate alla Sacra famiglia, con in braccio il Bambino, oppure affiancata ad altre figure iconografiche ancora. Nelle “Sacre conversazioni”, esempio, la Madonna viene dipinta accanto al patrono di Lodi nel dipinto collocato sulla facciata della cattedrale: un affresco riportato su masonite e restaurato dal pittore lodigiano Giuseppe Bonelli. Ma l’immagine della Madonna col Bambino e San Bassiano ritorna anche nel trittico di via Castelfidardo, accompagnata dalla figura di San Rocco, protettore degli appestati, raffigurato con i classici attributi iconografici della piaga, del bastone e del cane. E c’è perfino la “Madonna del boia” in via Indipendenza. Sul “Cittadino” di venerdì 4 agosto vi accompagniamo in un particolare viaggio tra arte e devozione in Lodi.

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