ARTE Codogno al centro del progetto per riscoprire la pittura di Belloni

Presentato il lavoro di catalogazione dell’opera e dei materiali legati all’autore

Ad oggi sono già in corso di catalogazione le prime cinquanta opere, tutte custodite in collezioni private locali. E ad essere già state rintracciate sono poi decine di fotografie d’epoca, materiale prezioso e inedito, anche in questo caso rimasto finora nei cassetti di più di una casa privata. Sì, la città di Codogno custodisce davvero un patrimonio importante di opere d’arte, documenti e memorie riguardanti il pittore Giorgio Belloni (Codogno, 1861 - Mezzegra, 1944) ed è su tanta inedita ricchezza che si innesta il progetto di ricerca promosso dal Comune di Codogno per accrescere gli studi dedicati al pittore - oggi ancora troppo frammentari - e valorizzare la figura di questo protagonista della storia cittadina, capace di conquistare fama nazionale e internazionale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

Il progetto durerà tre anni (2023-2025) ed è affidato alle storiche dell’arte Elena Lissoni e Silvia Capponi, specializzate nella pittura dell’Ottocento. Avrà in Codogno il centro delle attività di studio ma allargherà le sue ricerche anche a tutto il territorio nazionale, coinvolgendo istituzioni pubbliche, archivi e musei, con l’obiettivo di giungere alla redazione di una monografia completa e aggiornata dedicata a Belloni. «Abbiamo scelto di sostenere questo ambizioso progetto pluriennale con l’intento di coinvolgere attivamente la comunità in un percorso di riscoperta del proprio patrimonio e per restituire alla città una figura identitaria della sua storia», ha dichiarato ieri il sindaco Francesco Passerini durante la presentazione del progetto che vedrà anche pubblicata in una raccolta digitale una selezione dei materiali catalogati e coinvolgerà pure le scuole del territorio. «Tramite laboratori e percorsi di orientamento ad hoc, gli studenti saranno invitati a scoprire la ricchezza culturale della nostra città – ha confermato l’assessore alla cultura Silvia Salamina -. E del resto, la novità di questo progetto sta proprio nella sua modalità di coinvolgimento attivo dei cittadini, a cui saranno offerti incontri dedicati alla condivisione dei risultati nelle diverse fasi di progetto». Alla presentazione era presente ieri anche la storica dell’arte Lissoni che ha sottolineato come il progetto dedicato a Belloni «vada oltre l’essere soltanto una ricerca scientifica, seppur prestigiosa. Il fine ultimo è rafforzare il senso di comunità che già c’è, valorizzando la figura di questo artista dalla carriera straordinaria e ritrovando attorno ad essa un valore importante di memoria e di preziosa contemporaneità».n

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