Andrea Granata: guardare le stelle «per sognare il cinema»

Il 24enne di Castiraga Vidardo ha iniziato le riprese di un corto all’Osservatorio di Mairago

Non è tutto oro quello che luccica ma è vero anche il contrario. Così, quello che sembra - e indubbiamente è - un sacrificio come quello di lavorare per mantenersi gli studi universitari può portare anche all’opportunità di avere un importante sponsor nella realizzazione del proprio sogno. Così è stato per Andrea Granata, 24enne di Castiraga Vidardo, che ieri all’Osservatorio astronomico di Mairago ha iniziato le riprese del suo secondo cortometraggio, intitolato “Universo”. Studente di lettere, sogna di lavorare nel cinema, ha già frequentato un corso di storytelling e sogna di entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, magari proprio presentando i suoi primi lavori, che sono dedicati al suo territorio.

«Io del cortometraggio firmo la sceneggiatura, la produzione e condivido la regia con Carlos Milite - racconta Andrea -. Lo sponsor, invece, è Altachiara, società licenziataria di Giuseppe Leoni, che possiede i Mc Donald’s del Lodigiano, dove anche io lavoro. Ringrazio lui e il direttore generale Siegfried Mangano, per la sponsorizzazione e soprattutto perché danno la possibilità ai giovani di avere un lavoro stabile per i propri progetti futuri, in un periodo difficile». Il progetto di Andrea è quello di valorizzare il nostro territorio attraverso il suo lavoro, infatti il suo primo cortometraggio è stato dedicato al Tempio dell’Incoronata di Lodi mentre “Universo” - e il collegamento con l’osservatorio è immediato - costituisce il secondo step di un progetto più ampio che vuole sviluppare questo conetto. «Inoltre, quasi tutta la produzione di “Universo” è formata da lodigiani - chiarisce -. L’attrezzatura e il supporto tecnico sono stati dati dalla Lumex Film, e i due tecnici, il suono e la fotografia, sono i miei amici William Mazza e Andrea Fontana, con cui ho realizzato il primo corto “Tempio”».

Con la sua nuova produzione il giovane regista si concentra sul tema dell’incomunicabilità, anche in riferimento al periodo della pandemia, che in qualche modo, però, si collega anche al tema dell’Universo, che infatti dà anche il titolo al cortometraggio. «È per questo che ho deciso di realizzarlo in collaborazione con GAM42 (il gruppo astrofili di Mairago, ndr)».

Ma il contributo lodigiano non finisce qui, infatti gli attori provengono tutti dalla scuola Il Ramo di Lodi. I tre principali sono stati selezionati attraverso dei provini che hanno portato alla scelta di Matilde Pellegri, Marco Cremonesi e Tancredi Marinello, mentre gli insegnanti hanno individuato i più piccoli, che partecipano come comparse e in alcuni casi recitando alcune batture. «Si tratta di una bella collaborazione - spiega l’insegnante Lucia Maietti -. Siamo sempre aperti a queste iniziative perché costituiscono una bella esperienza anche per i bambini». “Universo” sta portando soddisfazione agli sponsor, ai realizzatori e a tutti i partecipanti. Fra tutti ovviamente Andrea, che desidera dedicarlo si suoi colleghi.

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