Amori e segreti sotto il sole di Sorrento

Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? Come Billy Wilder fece con i protagonisti del suo film anche Susanne Bier porta i personaggi del suo nuovo film in uno spicchio italiano “paradiso per stranieri” per declinare la commedia romantica cercando di attualizzare i rapporti tra uomini e donne alla luce di nuove e più moderne implicazioni. Così Love is all you need, firmato dalla regista premio Oscar (per il miglior film straniero, nel 2011, per In un mondo migliore) racconta di Astrid e Patrick, una coppia di ragazzi che sta per sposarsi a Sorrento ma soprattutto dei rispettivi genitori e delle loro complicate famiglie che arrivano sulla penisola napoletana per le nozze con un carico di problemi e di situazioni in bilico tra il comico e il tragico: la madre di Astrid, Ida (Trine Dyrholm), è una parrucchiera che sta combattendo una battaglia contro il cancro ed ha appena scoperto il tradimento del marito, che lascia dopo 25 anni di matrimonio proprio mentre prepara le valige per le nozze italiane della figlia. Il padre di Patrick, Philip (Pierce Brosnan), invece è un manager affascinante come James Bond (appunto!) ancora in lutto per la tragica morte della moglie. Il loro incontro, in mezzo a quello del resto dei parenti (ad esempio il marito infedele Leif che si presenta a Sorrento con la sua nuova fidanzata e con Kenneth, l’irascibile fratello di Astrid) farà scattare le situazioni classiche di una commedia che cerca di parlare al cuore e agli occhi, e che non disdegna di usare “trucchi” semplici per conquistare il pubblico e suscitare commozione. Il mare quindi, le straordinarie bellezze naturali e il calore dei luoghi a far da contrasto ai drammi personali, che anche se non nascosti al pubblico sono in qualche maniera sempre “risolti”. E ancora l’inevitabile scintilla che scatta tra i due genitori, così come i dissapori tra i due novelli sposi che scoppiano ancor prima di arrivare all’altare, con la novità che dovrebbe stare nella maniera di raccontare le vicende e nella chiave personale che la regista dovrebbe essere in grado di regalare. Quindi uno sguardo più cinico e a tratti cattivo per dare un tono agrodolce all’intero film e una costruzione dei personaggi che dovrebbe andare più in profondità rivelando tratti caratteriali in grado di rendere vivo e reale il racconto. In questa maniera Susanne Bier, con un tono solo in superficie “leggero”, cerca di attualizzare il genere, portando dei risvolti più complessi dentro la commedia.

Si sorride dunque e ci si commuove, ma la regista non sfugge alla tentazione di utilizzare certi piccoli ricatti che alla fine mettono lei stessa e il pubblico davanti a percorsi senza uscita. Resta comunque una gioia per gli occhi il meraviglioso scenario italiano che sovrasta i piccoli grandi drammi dei protagonisti così come rimangono le interpretazioni della coppia Dyrholm-Brosnan in grado di dare una chiave di qualità ai ruoli dei due protagonisti. Love is all you need finisce però per promettere tanto e restituire meno, restando in un solco assai più convenzionale rispetto alle intenzioni.

PRIMA VISIONE - Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? Come Billy Wilder fece con i protagonisti del suo film anche Susanne Bier porta i personaggi del suo nuovo film in...

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