Al Centro Studi Ada Negri due lettere inedite della poetessa

Lodi non è soltanto la città che ha dato i natali a Ada Negri, ma è anche la località che - giustamente - custodisce un patrimonio incalcolabile di documenti della poetessa. Un patrimonio che si è recentemente arricchito grazie alla recente donazione di due lettere, fatte pervenire al Centro Studi “Ada Negri” da Giancarlo Pepeu, professore emerito dell’Università di Firenze. Ha insegnato Farmacologia nella Facoltà di Medicina di Firenze per più di trent’anni.

Si tratta di due lettere scritte da Ada Negri alla signora Edvige Vonwiller che il professor Pepeu ha recentemente ritrovato fra vecchie carte di sua madre. «Non sono lettere importanti - scrive il cattedratico fiorentino - si tratta di ringraziamenti, notizie domestiche e saluti, ma non si buttano via lettere che hanno più di un secolo e sono state scritte da una grande poetessa».

Le lettere sono indirizzate ad Edvige e Alberto Vonwiller. «Edvige Vonwiller, nata Gessner - ricorda Giancarlo Pepeu - era la sorella di mia nonna materna, Lina Gessner. I Vonwiller erano una famiglia di banchieri di origine svizzera che viveva a Milano. Credo che la famiglia sia estinta, almeno il ramo milanese, negli anni trenta del secolo scorso. Edvige Vonwiller, morta nel 1898, dedicò tutta la sua vita al sostegno di istituzioni benefiche fino ad aiutare l’Associazione generale delle operaie di Milano. Queste sue simpatie “progressiste”, sorprendenti in una signora dell’alta società milanese dell’epoca, spiegano 1’amicizia con Ada Negri e la stima reciproca. Nella mia infanzia milanese ho conosciuto la figlia di Ada Negri, Bianca Scalfi, amica di mia madre e moglie di un collega di mio padre che allora lavorava all’Istituto Sieroterapico Milanese».

Laura De Mattè Premoli, presidente del Centro Studi, ha accolto con grande felicità la donazione che va ad arricchire il patrimonio legato alla poetessa lodigiana. «Nei locali del Centro Studi sito nel complesso di Santa Chiara Nuova - ricorda la signora De Mattè - funziona una segreteria volontaria, su appuntamento, dove i ricercatori e gli studiosi possono visionare in digitale ad altissima risoluzione (gli originali sono conservati in altra sede) migliaia di documenti di Ada Negri. I preziosi scritti e le numerose iniziative realizzate e promosse dall’Associazione, con il sostegno della Fondazione della Banca Popolare di Lodi e la collaborazione del Comune di Lodi e del “Cittadino”, stimolano studi, tesi di laurea e altre attività di ricerca intorno alla vita e all’opera dell’illustre concittadina facendo assumere al Centro il ruolo di punto di riferimento degli studi negriani».

Lodi custodisce più ottomila documenti di Ada Negri. L’archivio del Centro studi Ada Negri comprende oltre 5500 documenti tra lettere, cartoline postali e illustrate, telegrammi, biglietti, bozze di articoli. Le altre carte si riferiscono a 385 corrispondenti di Ada Negri fra i quali Eugenio Montale, Giovanni Papini, Eleonora Duse, Massimo Bontempelli, Guglielmo Marconi e Giovanni Gentile. La Fondazione della Banca Popolare di Lodi, grazie all’impegno assunto dal suo presidente Duccio Castellotti, tra il 2009 e il 2010 ha acquisito un ulteriore importante fondo di documenti di Ada Negri: tra questi il carteggio fra la poetessa e Marinetti, e lettere scritte a Mussolini e alla Sarfatti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA