A Lodi le maschere di Albanese

Il 28 marzo il creatore di Cetto La Qualunque e Alex Drastico sarà al PalaCastellotti con uno spettacolo che riassume la sua lunga carriera in cinema e in tv

Probabilmente è il migliore attore tragicomico degli ultimi tempi, un eccezionale osservatore della nostra società, capace con ironia e caustico sarcasmo di scandagliare vizi (tanti) e virtù (poche) del Belpaese. Le tante e celebri maschere inventate da Antonio Albanese sbarcheranno anche a Lodi: l’attore che ha dato volto ai vari Cetto La Qualunque, Epifanio e Alex Drastico sarà infatti assoluto mattatore venerdì 28 marzo (ore 21) sulla ribalta allestita per l’occasione al PalaCastellotti di via Piermarini.

Il palazzetto dello sport lodigiano verrà completamente trasformato in un grande teatro: il palco sarà posizionato sul lato lungo della pista in modo da permettere una visuale perfetta agli spettatori che siederanno in platea e in tribuna.

«Sarà uno spettacolo grandioso - promette Antonio Corsano, uno degli organizzatori dell’evento -. Albanese porterà in scena un “riassunto” della sua carriera, vestendo i panni dei tanti personaggi che lo hanno reso celebre». Personaggi è appunto il nome dello show, scritto con la collaborazione di Michele Serra e Piero Guerrera per la regia di Giampiero Solari.

La realtà diventa così teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi. Personaggi che in questi anni il pubblico ha imparato a conoscere e ad amare, caratterizzati da nevrosi, alienazione, soliloquio nei rapporti umani e scardinamento affettivo della famiglia, ottimismo insensato e vuoto ideologico.

In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti: tutti comunque maschere irriverenti e grottesche, specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine trova posto anche la poesia . Lo spettacolo riunisce alcuni tra i volti più noti creati da Albanese: l’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, l’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, il sommelier serafico nel decantare il vino, il candidato politico poco onesto, il visionario Ottimista «abitante di un mondo perfetto», il tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali. «Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti - scrive Albanese sul suo sito - . La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre».

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