70mila euro destinati alla cultura per immaginare un futuro diverso

Il finanziamento viene messo a disposizione dalla Fondazione Comunitaria

Un orizzonte di speranza per le associazioni culturali del territorio dopo i due anni di passione dovuti alla pandemia. A disegnarlo è il bando per le attività culturali lanciato dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi, che ha deciso di mettere a disposizione 70mila euro. Il bando sosterrà progetti nel settore delle attività culturali di interesse sociale con attenzione a contenuti, modalità di fruizione e percorsi nuovi pensati per questo particolare momento storico. Le iniziative devono puntare a sviluppare interesse e passione per le arti e le attività culturali, favorendo la cultura come strumento di aggregazione della comunità. «In un momento difficile, caratterizzato da grande incertezza e da significativi cambiamenti, occorre sostenere la cultura per ripensare molti aspetti della nostra comunità, a partire dal senso dello stare insieme – spiega Mauro Parazzi, presidente della Fondazione Comunitaria di Lodi -. Ridisegnare il profilo della nostra comunità è possibile appoggiandosi al contributo che cultura, lettura, musica e arte possono dare. Sarebbe drammatico non cogliere l’occasione che ci viene offerta dopo la pandemia per provare a immaginare insieme un futuro diverso per il Lodigiano».

L’annuncio del bando ha suscitato commenti positivi tra i responsabili di alcune associazioni culturali che operano sul territorio.

«Già in passato abbiamo avuto una collaborazione molto proficua con la Fondazione Comunitaria: durante la pandemia ci hanno preso a cuore e hanno dato un contributo a tutte le dodici bande lodigiane - commenta il maestro Franco Bassanini, presidente della sezione interprovinciale di Lodi e Cremona dell’Associazione nazionale bande musicali -. Un intervento che ci ha salvato, perché abbiamo potuto coprire le spese fondamentali». Soddisfatta anche Claudia Ferrari, presidente di Platea: «Ciò che ho apprezzato dei bandi della Fondazione è che si devono presentare progetti, devono essere rendicontati, c’è una trasparenza totale e uno sforzo autentico da parte loro nel valutare la bontà del progetto». «Penso che il bando della Fondazione Comunitaria sia molto importante sotto due punti di vista – aggiunge Alberto Prina, coordinatore del Festival della fotografia etica di Lodi -. Il primo è sicuramente l’elemento economico, che ha un’importanza perché viene fornito un supporto rilevante e di impatto; dall’altro lato il Bando sollecita anche nelle associazioni la necessità di riflettere in anticipo». Massimiliano Castellone, presidente del Coro Monte Alben Città di Lodi, sottolinea infine come «l’idea che la Fondazione metta a disposizione fondi per la cultura a livello territoriale è un’iniziativa lodevole e un sollievo per noi. Per rendersene conto basta considerare che negli ultimi due anni abbiamo incassato 250 euro, ma le nostre spese sono state pari ad almeno 4mila euro».

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