
Cronaca
Venerdì 11 Aprile 2025
Si allarga il caso calcio scommesse: indagati una dozzina di calciatori
L’INCHIESTA Cinque richieste di arresti domiciliari ai gestori di piattaforme illegali e a una gioielleria che avrebbe svolto attività di riciclaggio
Milano
Si allarga il caso del calcioscommesse, che nel 2023 aveva colpito i calciatori di Serie A Sandro Tonali e Nicolò Fagioli. La procura di Milano ha sequestrato mezzo milione di euro e ha chiesto gli arresti domiciliari per cinque persone che, secondo l’accusa, facevano funzionare un giro di scommesse illegali. Sarebbero coinvolti una dozzina di calciatori di Serie A, che rischierebbero tuttavia soltanto una contravvenzione (punibile con l’arresto fino a tre mesi e una ammenda da 500 euro) per aver giocato sulle piattaforme illegali di scommesse e poker.
Il nuovo filone portato a galla dalla Procura, secondo la ricostruzione di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e delle agenzie di stampa, descrive le modalità con cui gli scommettitori rivesassero fiumi di soldi ai gestori di piattaforme illegali di scommesse online (Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera, per entrambi sono stati chiesti i domiciliari con l’accusa di esercizio abusivo delle scommesse). I gestori delle piattaforme avrebbero garantito ampio credito agli scommettitori che, una volta che il debito arrivava a una somma considerevole, passavano a pagare in una gioielleria milanese (per i tre amministratori del negozio sono stati chiesti i domiciliari con l’ipotesi di riciclaggio). A quel punto, i calciatori e gli altri scommettitori facevano bonifici regolari con tanto di fattura come per comprare gioielli o orologi, ma uscivano a mani vuote. Il denaro rimaneva così, secondo la ricostruzione della Procura, nella disponibilità degli organizzatori.
Tonali e Fagioli hanno già saldato il conto con la giustizia sportiva, ma ora sono indagati per aver giocato sulle piattaforme gestite, secondo gli inquirenti, da De Giacomo e Frizzera con un coindagato, l’arbitro di Serie D Pietro Marinoni. I due avrebbero anche pubblicizzato le piattaforme con altri calciatori, ricevendone dei bonus da parte degli organizzatori.
Gli altri scommettitori, invece, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, sono indagati per l’ipotesi di aver giocato a giochi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: dal punto di vista penale, la contravvenzione può essere sanata con una oblazione, pagando la metà del massimo dell’ammenda prevista (cioè 250 euro), ma possono esserci problemi sul piano disciplinare nei confronti della giustizia sportiva.
Gli inquirenti ritengono di annoverare tra gli scommettitori anche Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Mattia Perin, Weston McKennie, Leandro Paredes e Angel Di Maria, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, oltre al tennista Matteo Gigante e ad altri non sportivi.
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