In questi due anni ho avuto l’opportunità di partecipare, come membro del Comitato Promotore, al percorso che ha portato alle tappe fondamentali degli Stati Generali ed oggi, in occasione della serata del 19 ottobre, mi permetto di offrire due semplici riflessioni che mi vengono spontanee e che aggiungo volentieri a quanto già espresso da altri amici. Mi aiuta per la prima considerazione un pensiero letto in questi giorni, tratto dagli scritti di Alex Langer, splendida figura di intellettuale e politico troppo presto scomparso e che andrebbe maggiormente conosciuto e riscoperto: “…Posso dire che rifuggendo drasticamente dai salotti e dalle persone che mi cercano in funzione del mio ruolo, vivo come una delle mie maggiori ricchezze gli incontri che la vita mi dona. Vorrei continuare ad apprezzare gli altri ed esserne apprezzato senza secondi fini. Forse anche per questo converrà tenersi lontano da ogni esercizio di potere”.Ecco, il percorso impegnativo e duro che abbiamo fatto insieme, non è stato per un esercizio di potere o per rivendicarlo, ma un servizio alla nostra terra, alla sua gente, in modo gratuito ed appassionato, per offrire idee ed opportunità che, se saranno colte, contribuiranno a migliorare la vita dell’intera Comunità. In tanti mesi abbiamo, inoltre, intessuto relazioni positive fra tante persone (oltre 130) che, per la prima volta, senza essere politici o amministratori, hanno portato all’attenzione di tutti proposte concrete di soluzione di grandi problemi, attingendo alle loro specifiche competenze professionali ed all’esperienza vissuta sul campo, nei vari ambiti che il Libro Bianco contiene.Questa è veramente una novità, sono risorse che non vanno sprecate poiché dimostrano disponibilità all’impegno, anche istituzionale, di tante amici competenti e preparati. Sarebbe bello che si ritornasse ad uno stile, da troppo tempo dimenticato, per cui, di norma, l’investitura per cariche pubbliche, non è frutto di un’ autocandidatura ma piuttosto la conseguenza di una sollecitazione che proviene dagli altri!Una seconda riflessione.Si coglie nel Libro Bianco una linea di fondo che sempre ha costituito un faro in tutto il percorso. È la convinzione profonda che il modello di sviluppo, che fin’ora ha caratterizzato la convivenza nelle nazioni sviluppate ed anche nella nostra terra, così come si è consolidato è inaccettabile, ha portato alla attuale (e forse salutare) crisi e, se non radicalmente corretto, determinerà conseguenze ben più gravi fino all’autodistruzione di gran parte del tessuto sociale. A mio parere ci sono nel Libro pagine bellissime e di grande interesse, che confermano quanto dico ed offrono spunti, concreti e sostenibili, per cambiare radicalmente rotta in molti ambiti, di cui non sono un esperto ma per i quali, sono stato veramente aiutato ad aprire gli occhi ed a modificare convinzioni radicate e vecchi stereotipi.Anche per ciò che mi riguarda più da vicino, il settore socio-sanitario, sono contenute analisi e proposte di sicuro interesse, per un confronto con gli organismi preposti, che potrebbe portare a modifiche sostanziali dello statu quo. Solo un accenno al problema delle risorse sempre più limitate che, spesso, determinano costi aggiuntivi (maggiorazione di ticket, ecc.) a carico dei cittadini, insostenibili per i redditi modesti. Come non chiedersi se ciò sia giusto senza un contestuale cambiamento di alcune scelte di politica sanitaria della Regione Lombardia che, ad esempio, per il territorio lodigiano prevede la separazione fra Azienda Sanitaria Locale ed Azienda Ospedaliera con una moltiplicazione di strutture e costi non giustificati? Ancora, come è possibile continuare ad opporsi, per la miopia di molti Amministratori Comunali e di diversi operatori sanitari, ad una razionalizzazione dei servizi ospedalieri e non, che limiti, se non proprio elimini, campanilismi e posizioni di privilegio consolidate e dannose per il cittadino ammalato?Chi ha lavorato per gli Stati Generali, come in altre occasioni è stato sottolineato, è pronto alla collaborazione ed all’impegno per un cambio di rotta che porti al miglioramento dei servizi offerti ai cittadini del nostro territorio.
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