
Cronaca
Venerdì 17 Novembre 2017
Area ex Sicc, completata la prima parte della bonifica
Prevista la realizzazione di quattro palazzine e di un’area verde
Potrebbe essere il primo “tassello” per la rinascita dell’area ex Sicc. Sono terminati infatti i lavori di bonifica del terreno sul quale sorgeva una parte dell’ex fabbrica di via Ferrabini, dismessa da molti anni e demolita. Su un altro lotto invece l’attività è ancora in corso, mentre in passato era già stata “ripulita” l’area su cui è sorta la cattedrale vegetale.
Il progetto della proprietà (l’immobiliare Revellino) per quel tratto di Oltreadda, era quello di realizzare quattro palazzine per un totale di 40 appartamenti, su una superfice di 11mila metri quadrati. Condomini provvisti di box e parcheggi, una sessantina di parcheggi pubblici oltre a nuove piantumazioni e aree verdi. Un progetto che finora è rimasto al palo, frenato dalla necessità di ultimare prima la bonifica e dalla crisi del mercato immobiliare.
Nel marzo 2015, in vista di un intervento di recupero e riqualificazione, sono state eseguite indagini ambientali da parte di Provincia di Lodi e di Arpa Lombardia, sia su aree di proprietà privata che di proprietà del Comune di Lodi. Era emerso che nel suolo superficiale (profondità fino a un metro) c’era una concentrazione di idrocarburi pesanti troppo elevati per siti destinati a verde-residenziale, con la necessità di avviare un intervento tecnico di bonifica, mentre il superamento dei limiti di ferro e manganese nelle acque sotterranee è stato ritenuto “non anomalo”.
Dell’intervento se ne è fatto carico il Comune, e la Provincia nei giorni scorsi ha pubblicato sul proprio sito la “certificazione del completamento e della conformità al progetto approvato degli interventi di bonifica”.
In passato la fabbrica presente in via Ferrabini aveva svolto attività di produzione di prefabbricati in calcestruzzo. Mentre negli ultimi anni era diventata rifugio di disperati, senzatetto e spacciatori, oggetto di numerosi servizi da parte delle forze dell’ordine. Fra il 2007 e il 2009, con la messa in sicurezza dell’argine e la realizzazione di nuove difese spondali, l’area è stata suddivisa in due lotti, quello orientale (in parte di proprietà comunale e in parte di proprietà privata) e quello centro-occidentale, oggetto della bonifica che si è conclusa.
Ora l’area è ancora recintata, ma comunque accessibile, nella zona fra la cattedrale vegetale e la piscina Ferrabini. Un’area che è ancora in attesa di essere riqualificata e di sapere che aspetto assumerà nei prossimi anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA