«Vicini alla Croce portiamo i nostri pesi»

Lodi contempla il volto sanguinante di Cristo: il complesso macchinario che sostiene il Santissimo Crocifisso della Maddalena è stato azionato perchè il vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti, potesse baciarlo per la prima volta. Una gesto di devozione tradizionale, rinnovato ieri sera, in occasione della “Statio cittadina”, la processione che si snoda dalla Cattedrale alla chiesa della Maddalena nell’ultimo venerdì di Quaresima. Sebbene la scultura lignea tre-quattrocentesca venga calata a terra ogni cinque anni e l’intervallo stabilito non sia ancora trascorso, Malvestiti, come nuovo Vescovo, ha potuto ammirare insieme a centinaia di fedeli, ai presbiteri, ai religiosi e alle religiose di Lodi città, lo straordinario evento. Il corteo dei cittadini, aperto da una semplice croce portata da Sua Eccellenza, è partito dal Duomo dove la corale ha animato il primo momento di preghiera. Il cammino si è poi snodato lungo corso Umberto, fino a piazza Barzaghi, passando per via Lodino e giungendo così in via Maddalena. Le fiaccole nelle mani dei giovani della Fuci e la lettura di brani tratti dagli scritti dei santi di Oriente e Occidente hanno creato un clima di profondo raccoglimento. All’arrivo in chiesa, Malvestiti ha condiviso la sua riflessione: «Solo vicini a questa croce impariamo a portare gli uni i pesi degli altri». Grazie ad essa la precarietà e la fragilità dell’uomo sono cancellate e si apre «l’orizzonte dell’eternità». Poi si è rivolto ai fedeli: «Vi chiedo come padre e fratello: inginocchiamoci senza timore, ma piuttosto con immenso amore davanti al Ministro di Dio e della Chiesa». E ancora l’invito: «Avviciniamoci a Lui, allora potremo vedere le croci dei fratelli, le più intime, le più vere. Pensiamo alla croce di chi ha detto “per sempre” ed è stato poi tradito, di un perdono non dato, di un perdono rifiutato, di un vincolo spezzato, di un silenzio che, anzichè lenire il dolore, ha voluto ferire, pensiamo alla croce delle nostre sofferenze, di una malattia improvvisa, dei giovani che infliggono la morte come terribile spettacolo». Su tutte le croci che suscitano dubbio e angoscia nell’animo dell’uomo è il Crocifisso a vincere: «Nel bacio tanto umano e cristiano che daremo al Crocifisso vorremo riappropriarci della certezza dell’amore che vince la morte». Ha infine ricordato le parole di Papa Giovanni Paolo II, lette nel cammino processionale: «Non svuotate la Croce di Cristo perchè l’uomo rimane senza radici e senza prospettive». Una sosta silenziosa ha accompagnato la discesa del Cristo ligneo tra una doppia fila di nuvole. Malvestiti ha apposto il suo bacio, subito imitato dai fedeli che hanno formato un’interminabile colonna, attendendo pazientemente il proprio turno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA