«Vengo nelle comunità per incoraggiare»

Monsignor Merisi ha incontrato i consigli pastorali parrocchiali

«In un tempo segnato da secolarizzazione e spesso pigrizia, ognuno deve essere invitato a rinnovare la propria scelta di fede». Così il vescovo, monsignor Giuseppe Merisi ha presentato la visita pastorale che è arrivata a toccare il vicariato di Lodi, una circoscrizione composta da divese parrocchie che giovedì sera erano presenti in seminario per l’incontro di preparazione con l’atteso appuntamento. Davanti ai tanti delegati dei consigli pastorali della città, il presule ha illustrato i temi di fondo del pellegrinaggio in ogni singola parrocchia, da San Fereolo fino a dopo il ponte dell’Adda. «La visita pastorale è un incontro che intende incoraggiare sulla strada del bene, dentro un contesto di comunione e di carità - spiega - è un momento per verificare, per conoscere, per orientare, ma soprattutto per incoraggiare».

L’introduzione della visita del vescovo al capoluogo è stata affidata al vicario foraneo, don Egidio Miragoli: «Il primo atto di questa visita ci vede riuniti come parrocchie di un vicariato - sottolinea - È questo lo stile nuovo della visita pastorale dopo il Concilio, uno stile, per la nostra diocesi, ormai collaudato, avviato da monsignor Giulio Oggioni, e poi continuato sia nella vista di monsignor Magnani nel 1981, sia in quella di monsignor Capuzzi nel 1993». Poi è entrato nel merito dell’attività del vicariato: «Le parrocchie sono 10 e tutte di consistenza media e grande, e quindi, capaci di iniziative autonome. Non vi sono realtà piccole, con le relative difficoltà di numeri e capacità organizzativa. Questa è una ricchezza, nel senso che le nostre parrocchie in questi anni si sono potute strutturate in maniera omogenea, riuscendo a garantire le tre espressioni fondamentali della vita di fede: il servizio della Parola, la celebrazione della liturgia, la testimonianza della carità». Ha inoltre registrato una serie di novità che hanno modificato il quadro della pastorale negli ultimi anni: «Oggi abbiamo ufficializzato la presenza della comunità ortodossa, abbiamo la presenza del “Centro culturale islamico Al-Fath” (moschea), accanto alla esistente e ampliata sala del regno dei Testimoni di Geova». Tutti temi che saranno oggetto degli incontri con il vescovo, monsignor Giuseppe Merisi, il cui inizio ufficiale è fissato domenica 2 ottobre con la messa nella parrocchia di Santa Francesca Cabrini.

Durante il suo intervento il pastore della diocesi ha ricordato la lunga tradizione delle visite pastorali nella storia della Chiesa, dal Concilio di Trento fino all’esperienza di rinnovamento del Concilio Vaticano II, considerate momento prezioso di confronto tra vescovo e fedeli. «Di esempio è la figura di San Carlo Borromeo, molto legato alla Chiesa lombarda e a tutto il Lodigiano, dove è passato in visita più volte nei suoi lunghi viaggi da Milano verso Roma - evidenzia monsignor Merisi - la sua testimonianza nel campo pastorale è molto significativa». Infine il vescovo ha specificato le motivazioni e modalità operative degli incontri in città. L’obiettivo è quello di risvegliare la fede, far crescere la fraternità, consolidare lo spirito missionario e sviluppare la carità. Anzitutto in ogni parrocchia ci sarà una messa domenicale dedicata, che sarà il fulcro dell’iniziativa pastorale, poi una serie d’incontri con i bambini, ragazzi, giovani e le famiglie. Su indicazioni dei parroci sono in programma anche riunioni con realtà significative del quartiere e parrocchie, come realtà sportive, aziendali, con i malati. Tra gli appuntamenti ci sarà spazio anche per visite nelle scuole pubbliche, solo in caso di specifico invito, e al consiglio comunale di Lodi.

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