Va in scena il “padre di tutti i credenti”

Il 2 febbraio l’Ufficio famiglia propone “La tenda di Abramo”

A Lodi va in scena “La tenda di Abramo”. Nell’Anno della fede, l’Ufficio famiglia diocesano, con il direttore don Antonio Peviani, promuove uno spettacolo, sabato 2 febbraio alle 21 nell’auditorium del Bpl Center di via Polenghi Lombardo, che ha avuto, come primi spettatori, i Vescovi e lo stesso Benedetto XVI. L’opera debutta nel 2010, nell’ambito della programmazione ufficiale del Sinodo speciale sul Medio Oriente (l’incontro del Papa con le Autorità religiose del Medio Oriente), in collaborazione con il Sinodo dei Vescovi. Nel 2011, in occasione dell’Anno della fede, l’opera – appositamente rivista e riadattata – torna in scena per raccontare, in un allestimento inedito, la storia del “Padre di tutti i credenti”.

«È uno spettacolo che si rivolge alle famiglie, ai ragazzi, ai giovani - spiega don Peviani - che abbiamo voluto donare alle nostre comunità, alle nostre famiglie nella speranza che possa essere condiviso con una buona partecipazione delle parrocchie allo spettacolo. Ringraziamo anche chi ci sosterrà per i costi dell’iniziativa» .

Il “patriarca” per la tradizione giudaico-cristiana, profeta per quella islamica, Abramo è il simbolo perfetto dell’origine comune e avvicina in un abbraccio di fratellanza e crescita reciproca popoli e credo diversi. Abramo, Dio e la moltitudine: questo il semplice paradigma dell’opera, nella quale teatro, danza, musica si intrecciano delineando i contorni di un racconto dinamico e commovente. Abramo dialoga con Dio, che compare e parla attraverso il sapore di riti antichi, di grandi querce, di voci incorporee e di misteriosi viaggiatori giunti dal nulla. A questo dialogo fa da eco la moltitudine composta dalla tribù di Abramo, dalle genti incontrate lungo la via: la moglie Sara, il nipote Lot, la schiava Agar, i figli Ismaele e Isacco, il Faraone, i messaggeri angelici, popoli giusti e ingiusti. Comincia il viaggio dell’uomo, chiamato a scoprire, per le vie del mondo, il senso della propria umanità.

L’opera è una produzione di Jobel teatro, un gruppo fondato da Lorenzo Cognatti, che nasce a Roma nel 2000 per rispondere in modo completo e professionale a tutte le esigenze inerenti la realizzazione di eventi artistici e culturali in Italia. L’originale allestimento scenico dello spettacolo prevede una struttura centrale a rappresentare la tenda sotto la quale Abramo e la sua tribù si esibiscono, una tenda di cui gli spettatori sono veri e propri “ospiti”, divenendo essi stessi protagonisti della vicenda. L’ingresso e libero e anche alcuni gruppi catechistici parrocchiali hanno garantito la loro presenza, come i sessanta bambini dell’iniziazione cristiana di San Bernardo e il gruppo dei ragazzi del vicariato di Casalpusterlengo che si stanno preparando alla professione di fede.

Giacinto Bosoni

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