Uniti nel segno del Pane i 1600 cresimandi in festa al Palazzetto di Lodi

Domenica il grande raduno con i ragazzi e le ragazze di tutta la diocesi

Nel Palazzetto dello sport, in via Piermarini a Lodi, ieri pomeriggio si respirava quell’entusiasmo che solo i giovani sono in grado di sfoderare. Un grande “Wow”, per riprendere lo slogan dell’evento, organizzato dall’Ufficio di Pastorale Giovanile (con il supporto di Hope music di Marco Brusati) per riunire in un pomeriggio di festa (ma anche di riflessione e preghiera), i ragazzi che tra pochi mesi vivranno il sacramento della Confermazione.

Milleseicento cresimandi che hanno urlato “Wow, grazie allo Spirito”, animando la giornata con cori e canti, accompagnando con le luci del cellulare le note delle canzoni di Routy Miura (ospite dell’evento insieme al disegnatore Francesco Rizzato) e salutando con una “ola” l’arrivo del vescovo Maurizio. Il vescovo ha fatto un giro di campo per salutare tutte le parrocchie presenti, provenienti da tutto il Lodigiano e Sudmilano. «Questa Chiesa è bella anche perché ci siete voi a renderla gioiosa» ha esordito il vescovo, andando poi con la mente a tre cresimandi “speciali”, tre persone recluse nel carcere di Lodi che per Pasqua riceveranno il sacramento. «Non voglio turbare la gioia di questo momento, ma dire che ci sono molti luoghi in cui è presente il dolore: è lo Spirito Santo a dirci che non andremo mai perduti, e che il mondo ha bisogno della nostra gioia».

Nel momento di preghiera è stato letto il brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, un riferimento all’anno eucaristico che culminerà con il Congresso eucaristico di settembre. «Il Vangelo descrive un’umanità che ha fame e sete -ha detto il vescovo -: anche oggi in tanti sono in cammino sulla stessa via, alla ricerca di pane e libertà. Dio si è fatto uomo per spezzare il pane perché basti per tutti, ci ha accolto alla sua mensa mettendo in prima fila gli ultimi, i poveri, gli esclusi, e ha detto ai suoi apostoli di donare loro stessi come ha fatto Lui. Il pane si moltiplica per tutti se noi siamo in grado di donare noi stessi».

Il ragazzo che, nell’episodio del Vangelo, ha con sé i pani e i pesci da distribuire, quel ragazzo è ciascuno di noi: «Siete voi cresimandi, che dovete chiamarci alla Messa e alla preghiera, all’impegno nella scuola e nel lavoro, in parrocchia e all’oratorio, affinché Gesù, attraverso di noi, possa continuare a sfamare l’umanità».

Il vescovo ha fatto un riferimento ai dieci anni dall’elezione di Papa Francesco, e ha invitato i ragazzi a guardare alla cappella Sistina dove, nella meraviglia degli affreschi rinascimentali, si nascondono la sagoma di un cervello e di un cuore: «Nell’Eucaristia, il pensiero di Dio si fa parola e carne. E l’Eucaristia rappresenta il cuore di Dio, il cuore trafitto che lava l’umanità dal male. Questo è il significato profondo dell’Eucaristia - ha concluso il vescovo, invitando i ragazzi a partecipare al grande evento di settembre -, per questo è così importante la Messa, perché è il modo per dare un po’ di cervello all’umanita’ e fermare cosi’ la guerra con la pace. Ma anche per dare cuore all’umanità, perché nessuna persona finisca in mare mentre cerca pane e libertà».

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