Unitalsi e vescovi lombardi con i sacerdoti anziani e ammalati a Caravaggio

Giovedì 21 settembre i vescovi lombardi, riuniti per il consueto incontro della Conferenza episcopale lombarda presso il santuario di Caravaggio, incontreranno i sacerdoti anziani e ammalati delle loro diocesi per un momento di amicizia, condivisione e preghiera. Questa giornata è da nove anni una tradizione consolidata grazie all’organizzazione dell’Unitalsi lombarda e di tanti suoi benefattori. «Vivremo le celebrazioni nel santuario, e il seguente momento di convivialità, come occasione privilegiata di ringraziamento per l’opera di tanti sacerdoti e diaconi permanenti che anche nell’infermità e nell’anzianità sanno essere un’attiva e orante presenza per la Chiesa», annuncia Luciano Pivetti, presidente di Unitalsi Lombarda. Presiederà la concelebrazione monsignor Michele Di Tolve, neo consacrato vescovo ausiliare di Roma e nuovo Rettore del Seminario Maggiore capitolino. Il programma prevede alle 9 l’accoglienza dei partecipanti, alle 11 la preparazione alla liturgia e alla processione dei sacerdoti al Centro di spiritualità del santuario. Alle 11.30 ci sarà la partenza della processione verso il santuario con la recita del Santo Rosario. La celebrazione eucaristica avrà inizio alle ore 11.45 con i vescovi lombardi nel santuario e sarà presieduta da Sua Eccellenza monsignor Di Tolve. Al termine della liturgia si terrà il pranzo al Centro di spiritualità del santuario, a seguire saluti e congedo. In vista dell’appuntamento a Caravaggio, è partita in questi giorni la lettera di invito ai sacerdoti e diaconi della diocesi di Lodi anziani e ammalati a firma di don Angelo Dragoni nella sua veste di delegato vescovile per i sacerdoti anziani e ammalati e di Carlo Bosatra come responsabile diocesano Unitalsi. Le iscrizioni dovranno pervenire alla sede Unitalsi di Lodi (via Callisto Piazza 6 dalle ore 9 alle ore 12 - tel. 0371-427003 , e-mail [email protected]) oppure direttamente a Carlo Bosatra (tel. 338 8128431) entro l’8 settembre prossimo al fine di poter predisporre al meglio l’accoglienza a Caravaggio.