Una domenica per dire “grazie” a chi si dedica agli altri

Il 17 settembre si celebra la Giornata per il sostentamento del clero

«I sacerdoti, donando se stessi, ci insegnano che Dio è la realtà più bella dell’esistenza umana». Sono circa 32mila in Italia i presbiteri che – come evidenziato da Papa Francesco – si dedicano agli altri. Non solo ai più abbandonati, ma ad ognuno di noi. Quotidianamente ci fanno spazio, ci offrono il loro tempo, dividono volentieri un pezzo di strada e ascoltano le nostre difficoltà. Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 17 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, celebrata nelle parrocchie italiane. La Giornata, giunta alla XXXV edizione, permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. Uno strumento di grande valore come spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni: «La Giornata è un appuntamento importante per dire ancora una volta ai fedeli quanto conti il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti, ma un’opportunità per ricordare che fin dalle origini le comunità si sono fatte carico di sostenere la Chiesa e questo dovrebbe, ancora oggi, essere il principio di base che spinge a farsi carico del sostentamento dei sacerdoti. Come allora l’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità è vitale. Le offerte da sempre, quindi, costituiscono un mezzo per sostenere tutti i sacerdoti, dal proprio parroco al più lontano. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti».

«La Chiesa – aggiunge Monzio Compagnoni – grazie anche all’impegno dei nostri preti, è sempre al fianco dei più fragili e in prima linea per offrire risposte a chi ha bisogno».

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