Stasera la Veglia di Pentecoste in Cattedrale a Lodi

La celebrazione sarà presieduta dal vescovo Maurizio con la partecipazione delle aggregazioni laicali

Mancano solo poche ore alla Veglia di Pentecoste, che sarà celebrata questa sera alle 21 in Cattedrale dal vescovo Maurizio. E in attesa di questo evento, in attesa della celebrazione che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, guardiamo a quegli undici che, benché riuniti nel nome di Cristo, erano spaventati, chiusi a chiave per paura di essere perseguitati come il loro Maestro. Prima che la fiamma della Pentecoste scenda sull’assemblea riunita in Cattedrale, è normale chiedersi se non ci troviamo anche noi, talvolta, in questa situazione: spaventati, chiusi in noi stessi. E forse anche la Chiesa stessa si sente arroccata e minacciata, spaventata dai numeri in calo, dall’indifferenza di molti. Non serve a questo, la Pentecoste? A ridare ad ogni cristiano e alla Chiesa universale lo slancio originario di chi sa di essere “mandato” da Cristo per i fratelli. Pentecoste è il simbolo di una Chiesa che nella sua essenza è missionaria, in uscita verso l’umanità tutta.Pentecoste è il fuoco che smentisce chi pensa che la missione riguardi altri, chi pensa che la propria vita da cristiano possa concludersi tra le mura di casa, perché ognuno è chiamato. Ognuno con la propria vocazione: proprio nelle letture della Pentecose si recita la lettera ai Corinzi in cui San Paolo scrive: «A ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. Infatti a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole». Così essere Chiesa significa essere sinfonia di voci e carismi: non a caso l’anno scorso, proprio il giorno di Pentecoste è stato scelto per l’atto conclusivo del Sinodo diocesano, che ha esaltato questa diversità nell’unità, gettando le fondamenta della Chiesa laudense nei prossimi anni. Una Chiesa sinodale, in cui viene dato il giusto spazio a tutte le componenti anche laicali. Stasera, infatti, la Veglia delle ore 21 vedrà la partecipazione delle aggregazioni laicali a un anno dalla firma del Libro sinodale.

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