«Spalancate le porte all’amore»
In Cattedrale la celebrazione dell’Epifania con l’annuncio del giorno di Pasqua e l’istituzione al ministero dell’Accolitato per tre seminaristi
Un invito che viene dal Giubileo, ma ancor prima dal Vangelo: aprite le porte a Cristo. Un invito rivolto a tutti i fedeli, e prima di tutto ai tre giovani che sono stati istituiti accoliti ieri pomeriggio in Cattedrale, durante la celebrazione della Messa per l’Epifania, presieduta dal vescovo Maurizio: «Spalancate le porte a Cristo». Un’invocazione che il vescovo Maurizio, facendo proprie le parole di San Giovanni Paolo II, ha rivolto non solo ai singoli, ma anche agli Stati: «Aprano le porte, aprano i confini gli stati in guerra perché si possa cercare insieme una pace nella giustizia. Si aprano anche i sistemi economici e politici, ci siano condono ed equità. Siano scardinate le porte di ogni prigionia del corpo e dello spirito, sia infranta ogni chiusura personale, familiare, ecclesiale e sociale».
Nella celebrazione dell’Epifania, l’esempio è certamente quello dei Magi venuti da lontano per adorare il Signore nascente, i Magi per la loro «esemplare tenacia nella ricerca della luce». La ricerca della luce è infatti «la missione che il Natale e la Pasqua affidano a quanti sono rinati nel Battesimo»
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Il Battesimo, come quello di Gesù nel fiume Giordano che sarà ricordato nella prossima domenica, è profezia che anticipa la Pasqua, «la discesa del Signore agli inferi per risalire con l’umanità dopo averla riscattata e vivificata», chiamando l’umanità intera «a formare un unico corpo con Cristo, perché si aprano le porte della famiglia umana all’unico Re». Con questa chiamata nel cuore, l’Epifania «suscita nuovi pellegrini, che camminando diventano testimoni e, sospinti dalla comunione col Signore, diventano missionari, purché aspirino alla grazia riservata a quanti si affidano al vero Dio».
Missionari, testimoni, pellegrini di speranza: questo il cammino che attende anche i tre nuovi accoliti della diocesi di Lodi, Marco Cremascoli della parrocchia di San Biagio a Codogno, Marco Dellanoce della parrocchia dell’Assunta in Lodi, ed Ettore Fumagalli della parrocchia di Spino d’Adda. A loro tre, il vescovo ha portato i propri auguri, con l’invito ad «amare Dio nel prossimo, a partire dagli ultimi che non hanno nulla con cui remunerarci», invitandoli all’assiduità nel servizio all’altare «per crescere in fede e carità quali veri pellegrini di speranza». Insieme a loro, il ricordo nella preghiera per i sacerdoti che hanno concelebrato e per i cari defunti, a partire da don Peppino Bertoglio, mancato pochi giorni fa, quindi alle parrocchie di provenienza dei tre nuovi accoliti e alle parrocchie in cui svolgono il loro ministero pastorale, quindi ai loro giovani coetanei, perché «non perdano le opportunità che ogni decisione presa nell’amore sa moltiplicare», perché si aprano «all’amore di Dio che allarga le prospettive giovanili, che appiana ciò che appare insormontabile».
Come di consuetudine, durante la funzione è stata annunciata anche la data del giorno di Pasqua, che sarà il 20 aprile. Di conseguenza, il 5 marzo inizierà la Quaresima, il 1 giugno si celebrerà l’Ascensione e l’8 giugno la Pentecoste, infine il 30 novembre sarà la prima domenica di Avvento.
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